mercoledì 10 dicembre 2014

Ndrangheta al nord chissà il perchè?

Oggi tutti i giornali titolano di organizzazioni criminali al centro e al nord Italia. Purtroppo i giornalisti si limitano a dare la notizia, come quella odierna dei 60 arresti in Umbria dell'Ndrangheta, ma nessuno che fa un passo in più a spiegare quale motivo di tanta capillarità e come poter risolvere il problema.

Essendo il consumo di sostanze illecite e la prostituzione gestito dai crimanali e visto i consumatori di tali sostanze e i fruitori del sesso a pagamento si trovano in tutta Italia, a rigor di logica, per far fronte alla domanda, il mafioso è disposto a muoversi, accendere la macchina e spostarsi, o addirittura trasferirsi di casa se le possibilità di guadagno hanno un certo margine anche per il futuro. Esattemente quello che succedere nei mercati legali e ai a tutti i lavoratori.
Basta colpevolizzare consumatori di sostanze illecite e fruitori del sesso a pagamento. Ci vuole una regolamentezione. Legalizzare questi due settori vorrebbe dire tagliare le gambe ai criminali, ma, come obbiettano molti, in Italia abbiamo il Vaticano e certe cose sono impronunciabili. Allora è giunta l'ora tutti si schierino, pure il Vaticano (perchè non si traferisce!), altrimenti si prenda le proprie responsabilità partecipative con il malaffare.


Se vogliamo ragionare in meri termini economici, il fatto esistano mercati illegali, non significa questi si fermino. Domanda e offerta s'incotrano per definizione e lasciare tanti giovani a prender contatto con le organizzazioni criminali e il primo passo per per diventare un Narco Stato, dove la corruzione la fa da padrone.



martedì 9 dicembre 2014

Dio non ha il parrucchiere

Vi siete mai chiesti perchè a parte il mondo occidentale, dove la religione è gestita dai preti che bevono vino e dal Dio che hanno in testa solo loro, nel resto del mondo gli uomini di Dio abbiano i capelli lunghissimi, con i dreadlock (vedi i Rasta, ma anche gli Shiavaiti), a treccine, cioè, e fumino ganja?

Semplice, perchè Dio lassù in cielo non ha il parrucchiere e i capelli gli crescono da millenni all'infinito, fino a raggiungere ogni angolo dell'universo, pure te. Non avendo neppure il pettine gli si sono formate pure le treccine.

Gli uomini Dio, l'esercito del Signore degli Eserciti, non sono scelti e educati da altri uomini come a succede nelle chiese o negli ordini religiosi (buddismo, taoismo, e vari -ismo), ma nascono da una propria ricerca personale, e possono essere solo indirizzati nella giusta direzioneda altri che già hanno raggiunto l'illuminato.

L'Altissimo, anche se non sarebbe altro che Jah, Jahve, Shiava in oriente, incarnato in cristo Selassié, ha dread lunghissimi e vive nello spirito di Lei, la canapa.
Lei ti può aiutare a trovarlo, ti devi solo lasciare andare, fidare della natura, invece che imporre la tua presenza, misurando per una volta l'orizzonte.
Morire senza aver misurato almeno per una volta l'orizzonte non è il massimo della vita. Misurare l'orizzonte significa abbandonarsi alla realtà ultima. So che non è facile lasciarsi andare, ma se lasci fare a Lei, arriverai a Lui. Tranquillo-a, Lui è la che ti aspetta amorevolmente. Con gli ultimi, dove altrimenti, e se lo vuoi sentire l'unica maniera è essere dalla sua parte. A quel punto è Lui che ti viene a trovare con il suo spirito, e avvolgendoti con i suoi capelli lunghissimi ti unisce all'intero creato e all'universo, donandoti la chiave della vita, da custodire saldamente nel proprio spirito, altrimenti la vita torna un'inferno.


venerdì 5 dicembre 2014

Un funghetto trallalero ...

Ho trovato un funghetto nel giardino, mi sono informato, e non era magichino.
Potenza di Gimp 2.0, il programma libero per il ritocco fotografico, l'ho fatto diventare magico con la bacchetta magica.

giovedì 4 dicembre 2014

Il corpo ama la cannabis

Se i cannabinoidi come il thc restano nel corpo per molto tempo andando a accomularsi nei grassi per giorni, settimane o mesi, a seconda dei livelli di consumo, è perchè il corpo  gradisce immagazzinarli.
Il corpo non gradisce invece le droghe con alcaloidi come la caffeina, la nicotina, la cocaina, l'eroina (-ina), ma pure l'alcol, e li smaltisce velocemente, nel giro di una settimana.

martedì 18 novembre 2014

Il Leone di Pontoglio è tornato a ruggire


Quest'estate lessi un bel libro titolato Pontoglio nella Storia, di Gino Giudici, che pochi in paese (circa 7.000 anime) conoscono, ma molto bello. Da quando l'ho letto a ogni passo trovo il paese molto più interessante. Nella biblioteca del paese non si trova, ma c'è in quella di Palazzolo sull'Oglio, il paese accanto, verso Nord seguendo il corso del fiume fino alle Alpi.  Fortunatamente, però, questa sera l'ho trovato nella versione digitale sul sito dei Beni Culturali Lombardi.

Pontoglio, in provincia di Brescia, ha come simbolo un leone e un suo castello oggi poco riconoscibile, se non nella torre riportata alla luce qualche anno fa. Era un castello fatto con le pietre del fiume Oglio, abitato solo dalla famiglia al comando del periodo, e serviva da difesa per la popolazione che si ritirava per proteggersi da predoni, dagli eserciti di Bergamo, Cremona e Piacenza, a seconda dell'epoca, amici o nemici.
Ogni piccolo paese della zona ha un piccolo castello o una rocca, ma quella di Pontoglio era particolare perchè era su un cucuzzolo con vista sulla fertile pianura padana. Era considerato l'Alfiere della Valle dell'Oglio, perchè proprio a Pontoglio termina la valle e inizia la pianura. Questa caratteristica l'ha reso un posto famoso fin dal neolitico, quando la strada pedemontana passava proprio da qui, perchè era il primo paese dove il fiume poteva esser guadato, magari con delle merci, senza dover scendere e risalire le rive ripide tipiche della Valle.
Abbiamo sopportato e ci siamo dovuti difendere da tutti i vicini, ma anche da spagnoli e francesi, e il paese ha sempre regito unendosi in modo incredibile e mostrando un carattere che ha portato, sotto il dominio veneto, Venezia a donargli come simbolo quello del Leone.
Fonte www.comune.pontoglio.bs.it

Ebbene, in questi giorni ho sentito il Leone di Pontoglio tornare a ruggire e un paio di buone notizie sono giunte fino alle mie orecchie. Da Alfiere della Valle dell'Oglio, di questo passo, Pontoglio si ritroverà, esagerando, a essere l'Alfiere dell'ecologia a livello Nazionale.
La prima notizia è che Pontoglio è divenuto uno dei comuni "ricicloni" grazie alla raccolta differenziata partità quattro mesi fa. La raccolta è passata dal 31.5% (era vergognosamente la più bassa tra i paesi circostanti) all'77,5%. A far scattare la molla la notizia rilasciata dal giovane sindaco Seghezzi Alessandro (Pontoglio per le Libertà), sulla predisposizione a partire dal 2015 di una nuova tariffazione sull'indifferenziato, in base ai reali livelli di consumo, per premiare i cittadini più virtuosi.

Non contenta, l'amministrazione ha voluto mostrare un nuovo segno di sensibilità ecologica-economica e d'amare il progresso,  partendo con un programma di coversione a LED dell'illuminazione pubblica (fonte, voci di paese e su facebook QuiPalazzolo). Luci meno fastidiose, per una miglior visuale e risparmio economico. Due piccioni con una fava!
Attualmente i punti luce sono 1082, di cui 280 del Comune e il restante di proprietà della società Enel Sole. Il consumo annuo è 518.507 kwh, mentre dopo la programmata  acquisizione di tutti i punti luce da parte del Comune e la conversione a LED, sarà di 175.000 kwh, con un risparmio del 60%.
Terminata l'opera nel 2016, il costo di 600.000 euro non graverà sulle casse comunali e sarà finanziato con il risparmio energetico-economico realizzato.

Per me è un sogno che si realizza, anche perchè sono tanti anni che vado in giro a raccontare, a  volte anche a politici di sinistra o della lega, di Pontoglio, Palazzolo o Chiari, di questi contratti che permettono di tagliare i costi energetici dell'Amministrazione Pubblica. Lo stesso discorso si potrebbe fare cambiando le caldaie, mettendo pannelli solari e isolanti negli edifici comunali, scuole e palestre, e passando a automezzi ecologici.

Per questo suggerisco di pensare d'entrare a far parte dell'Associazione dei Comuni Virtuosi.





sabato 15 novembre 2014

Cacciare il malocchio con il Tai Chi

Quache anno fa, quando è inziata la crisi internazionale, qualcuno deve avermi fatto il malocchio, e solo pochi minuti fa sono riuscito a scacciarlo grazie al Tai Chi e al movimento rallentato.

Piove, allora faccio un pò di ginnastica che non fa mai male e provo a dar ascolto a Jacopo Fo . Nel suo articolo sostiene come in Cina il Tai Chi venga svolto molto più lentamente che in Europa. Già ricordo tutte le volte lo praticavo con il maestro Sergio Stabilini, presso l'Università Europea di Arti Marziali e Culture Orientali, di Palazzolo sull'Oglio (Bs), esser molto più lento rispetto ai miei allenamenti personali.
Quindi un pò di esercizzi della serie "Stare come un Albero", di quelli proposti qualche post orsono tratti dal canale Youtube Stan Still Be Fit.
Il Ki Kung dei animali proposto da Angelo Airaghi a Alcatraz, fatto molto lentamente.


Seguito dalla Forma 24 rallentata incredibilmente. In questo video la maestra arriva a completarla in ben 4 minuti e 38 secondi. Compiendola normalmente impiego circa un 1 di meno, mentre rallentandola quando basta per compierla alla velocità di questo video, posso personalmente affermare sia un'ottima medicina anche per scacciare i malocchi. Oltre a rallentare il movimento in modo da poter ascoltare completamente il corpo, l'importante, in caso di malocchio, è praticare l'attività fisica con purezza.

martedì 11 novembre 2014

Invertire il paradigma

L'Europa stenta mentre l'America è ripartita.
Cosa è successo in america di veramente importante in questo ultimo anno? Hanno legalizzato l'erba e ciò ha portato una nuova ventata di ottimismo. Legalizzando l'erba legalizzi anche il buon umore e la giocosità, in opposizione all'incazzosità e alla negatività tipici di chi beve alcol o è tabagista.

Tutto ciò fa bene anche all'economia. La gente smette un pò di bere e tabaccarsi, si risparmiano soldi sulla salute pubblica, la sicurezza e porta una sana positività. Nell'Europa dove il business l'hanno sempre fatto le birre tedesche e gli whisky scozzesi, però, i neuroni a quanto pare sono ormai andati tutti nel cesso e non si riesce a capire un concetto così banale come la canapa legale, per favorie l'ambiente, la società e l'economia.

E' anche una questione culturale. La gente che ama farsi del male con l'acol, le droghe e il tabacco, seppur il desiderio d'intossicarsi in questa società possa esser lecito, ha tutto il diritto di suicidarsi lentamente, di scegliere la morte alla vita, mentre chi desidera un attimino migliorare i propri sensi per assoporare la vita è relegato alla criminalità.

C'è bisogno d'inverire il paradigma, per un sistema più felice, riportando il buon senso, ma la morte e la sofferenza sono talmente apprezzate dalla nostra società (basta vedere quanto i film drammatici e horror siano in maggioranza, in questo periodo storico, rispetto a quelli comici) che a volte sembra veramente difficile.

Non resta quindi che invertire il proprio paradigma personale.

lunedì 10 novembre 2014

Raggae in cerca d'autore: "Dottore ci vuole la prescrizione"

Caro dottore si lasci andare,
prima dei pasti la deve consigliare.

Ritornello:
Oh Selassié,
I feel your light in me,
if I let you coming in,
your soul cure me.
Jah ... Jah .. Jah ... Jah....

Un bel Sativone prima di colazione,
succo d'arancia,
pane burro e zucchero di canna,
e la vita è dolce come la panna.

Rit:
Oh Selassié,
I feel your light in me,
if I let you coming in,
your soul cure me.
Jah ... Jah .. Jah ... Jah...

L'Ibrido in tarda mattina,
quando il pranzo si avvicina,
pasta integrale ti voglio cucinare,
con il pesto, le patate e i fagiolini sei pronta da mangiare.

Rit:
Oh Selassié,
I feel your light in me,
if I let you coming in,
your soul cure me.
Jah ... Jah .. Jah ... Jah...

La sera si avvicina,
la cena è ancora in sordina,
l'Indica apre un buco nella pancia,
lo sfornato di zucca ci si lancia,
per dessert fragole con panna,
e l'amore è una manna.
 

Rit:
Oh Selassié,
I feel your light in me,
if I let you coming in,
your soul cure me.
Jah ... Jah .. Jah ... Jah...

Non so più da che parte voltarmi

Mi sono rotto le scatole di scrivere sulla marijuana. Il problema è che, per quanto misera, si tratta della mia principale fonte di reddito. Al secondo posto le 4-7 ore che faccio in pizzeria durante il weed-end. Mi pagano e pure bene per scrivere sull'erba, il problema, però, è che poi nessun altro, se non la pizzeria (perchè mi conoscono bene) mi fa lavorare.
Il fatto è che se da Assistnte Baganti vado a chiedere lavoro in piscina, per esempio, non posso accennare alla mia attività di pubblicista freelance sulla canapa (o forse è solo una mia mancanza d'emancipazione?!?!). Idem altrove, se non in pochi ambiti e con qualche imprenditore illuminato. Riuscite a capire quante cavolo di limitazione alla liberta pone questa legge proibizionista-represseviva del tubo? Allora, mi dico, per conto mio mi ributto nell'informatica. Sono figlio d'informatico, diplomato in ragioneria programmatore. Da dove ricompinciare, però: da Python, PhonGap, html5? Eppure se controllo su Google + noto d'avere ben 46.000 visualizzazione del profilo e mi chiedo se in tempi di recessione sia possibile una persona così ricercata non possa essere utile a nessuno. Oggi pure il contatore del blog segnava 3000 condivisioni. Molto probabilmente la risposta risiede nel fatto debba curare di più la mia immagine in internet, ma non è facile dopo che i brevi periodi di passaggio in Olanda mi hanno fatto scordare la cura dell'immagine in generale e fatto imparare a urlare in faccia quello che penso. E' proprio necessario? Ok farò uno sforzo, ma come posso sfruttare e rendere renumerative tutte queste attenzioni. Cosa posso vendere, fare, costruire?

lunedì 3 novembre 2014

Scusate se ieri notte non riuscivate a dormire .. ero io che ballavo!

A volte mi succede anche quando faccio l'amore di tener sveglio un intero continente, ma ieri sera mi sembrava di non lasciar dormire tutto il mondo mentre ballavo War di Bob Marley, trasmessa sulle frequenze di Radio Raggae Station per l'anniversario dell'incoronazione di Haile Selessié (2 Novemebre 1930). Proprio così, il giorno il mondo (Babilonia) festeggia i morti, noi Rasta festeggiamo la vita di ritorno sulla Terra grazie all'incoronanzione di Selassiè che ha reso scorgibile in lui il Messia. Non che ieri non abbia fatto il canonico giro al cimitero, prendendo dentro tutti, come dice mia nonna, con le personali liturgie, ma quest'anno la vibrazione della giornata è stata di tutt'altro tipo. Anche perchè, mentre alla Villa Serena stavo seduto accanto a mia nonna mentre mangiava la pizza che di nascosto le avevo portato per cena (scherzo, le infermiere sapevano!), le vibrazione di Selassie mentre parla all'Onu in un discorso memorabile, il cui testo, appunto, è ripreso parzialmente dalla canzone War, mi son giunte fin dentro il petto, con un sospiro divino.

domenica 2 novembre 2014

venerdì 31 ottobre 2014

Quasi quasi chiudo il blog ...

..... i lettori sono veramente pochi. Oggi 6 e guardando le statistiche sono rispettavimente, uno dall'Alaska (???), uno dagli Stati Uniti (sei tu Federica?), uno dalla Francia (eri tu Samuele?), uno dalla Germania (Ismaele o Chiara?), uno dalla Polonia (Barbara?) e uno dall'Italia che è l'intramontabile Enrico, unico iscritto. E' vero che ultimamente non ho niente da fare, ma qua la questione non decolla, tanto meno le vendite dell'ebook. Credo sia meglio orienti diversamente le mie energie. Se qualcuno a qualche cosa in contrario batta un colpo per favore e eviterò di premere il tasto cancella .. altrimenti arrivederci su altri schermi e GRAZIE per l'ascolto!

giovedì 30 ottobre 2014

Ogni tanto mi vien da ruggire come un leone

Ultimamente mi balena per la testa l'idea di farmi i dreadlock ai capelli. Non che siano necessari per essere un vero rasta, per quello conta il cuore. Anche perdessi i capelli, come dicono, resterei rasta. Il punto è che questa cultura mi è entrata talmente dentro che ogni tanto mi vien da ruggire come un leone. Jah, RastafarI Haile Selassié I ha fatto centro. Ho come l'impressione mi ami, mi corregga e mi vien da ringraziarlo. (Forse sto prendendo questo blog un pò troppo come un diario) Interessato all'argomento, domenica sera scorasa, visto c'è stato poco da fare in pizzeria, mi sono visto un paio di documentari (entrambi in inglese). Nel primo video mostrano la vita paradisiaca, seguendo gli insegnamenti biblici e non quelli di Babilonia, di una famiglia RasTa sulle montagne della Giamaica. Sono tutti bellissimi, la mamma di una dozzina tra ragazze e ragazzotti e il padre. La scuola ai figli la fanno i genitori, solo all'aperto (così non c'è il problema di non starci dentro). Cibo Ital vegetariano e autocoltivato, niente alcol, tabacco, caffè (ti svelo un segreto ... è involutivo, per quello, vista la quantità di consumo al mondo, siamo in una fase antecedente alla crezione , come spiegato secondo video). Quando la giornasta chiede alla madre se è preoccupata del fatto i figli fumino la marijuana, lei rispode che devono fumarla o farci il tè che è meglio (per i più piccoli solo come tè), per pulire il corpo. Lei la fumava anche in gravidanza quando non stava bene, o beveva il tè, entrambe le cose continua farle, ed è in gran forma e evoluta, come i figli. Tutti dovrebbero consumare marijuana, ha detto la mamma, perchè è scritto nella Bibbia (... nella Genesi, "vi do ogni erba verde che produce seme come cibo ....."). E se pensi che ultimamente uno studio scientifico ha sancito che la marijuana è meno dannosa di alcol e tabacco, mentre una secondo ricerca che la cannabis non riduce il quoziente intellettivo, a differenza dell'alcol, allora comprendi lo stato delle cose. Un altra scena che mi è rimasta in mente è quella di uno dei figli, ventenne con voglia di metter su famiglia e che si domanda se riuscira mai a trova una ragzza la fuori dal paradiso con quello che hanno in mente di questi tempi (o quei tempi, nel senso del video, perchè ultimissimamente mi sembrano un pò cambiati, o forse sono io), per un gentil uomo come lui. Nel video purtroppo c'è della pubblicità, ma è impressionante notare la differenza tra il mondo di questa famiglia e quello delle promozioni di prodotti di Babilonia. Nonostante i soggetti ripresi nelle pubblicità siano dei modelli, non si avvicinano nemmeno per un attimo in quanto a bellezza alla famiglia rasta.


Il secondo video è invece una scorrellata d'immagine bellissime di Haile Sellassiè che mi hanno scatenato emozioni incredibili, con una voce in sottofondo che spiega per bene la cultra rasta.

martedì 28 ottobre 2014

Effettivamente non pensavo potesse capitare anche a me .... Eppure Jah cura!

Mi è presa una botta mistica incredibile per Selassié, fonte d'ispirazione divina.

Mi allontanai dalla Chiesa cattolica fin da giovanissimo. Del tipo, già alle medie bruciavo la messa. In seguito mi hanno presentato tutta una serie di santi, santini, santoni, guri e gru, ma con me non attacca.
C'è stata pure la New Age, da non confondere con la concreta GNU Age, quella dei computer open souce, e tutte le tecniche di rilassamento di questo mondo, lo yin lo yang, il free jazz e il ti fa mal la mano allora lascia circolare l'energia l'energia al piede. Le ho provate tutte e più ne sai meglio è per la salute.

All'improvviso, però, quest'illuminazione divina. Capisco non freghi niente a nessuno di Dio pechè c'è la crisi, ma forse è proprio quello il motivo, nessuno pensa più a Dio e siamo caduti in rovina (almeno personalmente).
Ultimamente, però, mi sembra di sentire un pò più di pace, ma forse è proprio la fede a fare effetto.

Vorrei quindi suggerirti di provare per la salute, non dopo aver bevuto alcol o fumato tabacco, come seggeriva Selassié a esser tu il Tempio. Ora, magari se sei grandicello, altrimenti la tisana della mamma (anche alla canapa), mettici un pò d'incenso (canapa da resina) e subito Jah entra in te, il corpo prende forma equilibrata naturale e spariscono pure i dolori.

Sarà autosuggesione?

domenica 26 ottobre 2014

Erba legale per la verità su Selassié!

Ho commentato sul Fatto Quotidiano, sotto il video di Saviano che si schiera a favore della legalizazzione per scacciare giustamente i soldi dalla criminalità (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/26/droghe-leggere-saviano-legalizzazione-e-unica-strada-per-sottrarre-potere-alle-mafie/305403/), in questo modo:

"Nel 1930 è nata la filofia di vita che considerava Ras Tafari Haile Selassie I, ultimo imperatore di Etiopia, la seconda venuta di Cristo, e che considera la canapa (alias cannabis, marijuana), in particolare quella da resina, un sacramento non obbligatorio per i fedeli ... nel 1937 l'erba è stata proibita .... tutto il resto è Babilonia."


Il fatto è che se consumi dell'erba, pura, consapevolemente (sapendo di cosa si tratta), e poi guardi un'immagine di Selassié o vedi un suo video, ascolti la sua voce, ti puoi facilmente accorgere della sua divinità.  La canapa era usata come siero della verità anche dall'FBI, agisce sulla coscienza e l'intuito, e la veracità di un uomo come Ras Tafari non passa inosservata ai sensi migliorati dalla canapa.

Ras Tafari amava le donne
Se entri appena un attimo in questa cultura, senti come verità profonda  il fatto la canapa sia stata proibita dalle forze del male proprio per evitare il bene potesse emergere sulla Terra grazie Selassié.
Al tempo in cui scrissi l'ebook non ero così convinto di questa cosa e l'ho solo accennata. Sono rimasto sulle tesi ufficiali alla proibizione, quella che la vuole illegale per tutelare gli interessi delle multinazionali della farmaceutica, del nylon e del junk food o per tenere le persone sottomesse, grazie anche al consumo dello stordente alcol e tabacco. C'è del vero in questo, ma si tratta pur sempre di teorie interne al sistema babilonia e che pone in contrapposizione interessi differenti, fascisti con comunisti, per esempio, piuttosto che gli appartenenti alle diverse religioni.

Calandosi un attimo di più nella realtà, però, diviene evidente la verità sulla proibizione della canapa si celi dietro la volontà di voler nascondere la divinità di Ras Tafari, in modo la gente non si approci ai suoi discorsi sani.

martedì 21 ottobre 2014

Vuoi uscire dal mondo dei vampiri per entrare nel Regno dei vivi (svegli)? Ci vuole ascolto ...


Haile Selassié mi chiede di continuare a legiferare. Eccomi quindi a spiegarvi la posizione della mani prediletta da tutti i Rastafari, esattamente come quella Selassié amava tenere in qualsiasi circostanza, non solo nelle preghiera.

Grazie alle mani poste come nell'immagine è possibile passare in quello che nella Bibbia è considerato il mondo dei vivi o degli svegli. Si tratta quindi di una chiave, benchè ìl fulcro per l'accesso resti Selassiè in persona, e questa posizione può esser mantenuta quando meditate. Non basta metter la mani in questo modo per entrare nel mondo dei viventi, con quelli che respirano, ma ciò crea un'unione mistica tra la parte destra e sinistra del corpo, cervello incluso, che facilita l'accesso. Per facilitare ulteriormente la cosa è possibile sfruttare il dono già ricevuto da un altro Rasta e partecipare con una sola delle proprie mani, unita a quella del Rastariano.

Se ciò non basta, ascolta la presenza di RastafarI nel tuo cuore. Nel suo periodo di passaggio sulla Terrà, l'Altissimo Dio Jah, incarnato in Selassiè, ha sciamanicamente diffuso il suo spirito in ogni cosa, per sempre. Lui, quindi, dimora nel cuore di chiunque, in qualsiasi essere vivente, vegetale o animale,  devi solo ascoltarlo per percepirne la presenza.
Certo ci vuole un cuore grande e forte, perchè Selassié era uomo buono e giusto. I cuori deboli che preferiscono la mollezza di Babilonia non lo comprendono e si compiaciono, per esempio, con il vino e tabacco, che parlano contro la coscienza. Perdono quindi le funzioni cognitive superiori e abbandono Dio, fino a non riconoscerlo più quando si presenta innanzi a loro.

Per svampirizzarti, poi, oltre a droghe come alcol e tabacco (più quelle pesanti e illegali come cocaina e eroina) che portano alla morte, è meglio evitare di mangiare i cadeveri. Se ascolti bene la tua coscienza, lei già lo sa e te lo dice che gli animali non sono da mangiare. Se poi vuoi strafarti di proteine animali cavoli tuoi, ma per legge del contrappasso perderai i capelli, così come bevendo troppi liquidi (per esempio, la birra) o usando in modo esagerato le medicine di Babilonia (utili solo in caso di necessità, se le erbe non dovessero bastare). Troppi formaggi, poi, come il tabacco, tapperanno il tuo naso e ti faranno perdere molti respiri vitali.
Ho tanti amici con problemi di perdita di capelli, che spendono soldi per lozioni magiche e visite specialistiche e, manco a dirglielo, capiscono che devono cambiare dieta. Credo cattolicalimente sia predestinazione dovuta all'invecchiamento, ma hanno solo 40 anni. Tagliando invece il cosumo di birra, di carne e medicine e aumentando quello di canapa, la capigliatura ne ha un beneficio incredibile (vedi qualsiasi rasta con i cappelloni e i drealock anche da anziani).

Quella della coscienza è la voce di Dio, RastafarI, e lei già lo sa, e se l'ascolti te lo dice, che gli animali non si mangiano. Se proprio non riesci a diventare vegetariano, cerca almeno di smettarla con il maiale e i calamari, i cibi preferiti dai babilonesi che non credono a nulla.
Non appena diventi Rasta, entri in contatto con il tuo spirito e automaticamente ti accorgi dei cambiamenti che comportano gli alimenti quando entrano nel tuo corpo. Per questo i Rasta preferisco cibi Ital, vitali. Il maiale, per esempio, ha dal senso dell'orientamento incredibile, dicono, ma è considerato immondo in molte religioni, come in quella Rasta, che deriva dall'ebraismo, per il suo modo di mangiare. Non rumina con calma masticando lentamente, ma ingurcida voracemte e questo suo modo di fare passa in chi lo mangia (avete presente le persone alle prese con una grigliata?), alterando negativamente i pensieri, quindi le parole. Sono cose di cui ti accorgi, però, solo se la tua anima è ben salda e presente nel tuo corpo, altrimenti, soprattutto se lo mangi fin da piccolo, il modo di pensare a cui porta pare la normalità.

Il mio consiglio è prova a evitarlo e poi dai uno sguardo ai cambiamenti che avvengono nelle persone accanto a te che lo conumano e capirai. Allo stesso modo, prova a staccarti dal tabacco (non l'ho mai consumato molto, più che altro per le canne, ma solo di recente sono riuscito a starne senza) e subito noterai, in chi lo fuma, appena terminata la sigaretta, un aumento incredibile della chiassosità e dell'aggressività verbale nei confronti della bontà e del buon senso.  Con l'acol, questa aggressività può essere anche fisica.
Osservando ti rendi conto quando questi vizi, che purtoppo spesso appartengono anche alle classi politiche, portino a uno stile di vita da spiranti suicidi. Con la pura canapa, invece, le persone traggono ispirazione per parole buone e beneficio per la respirazione.

Direte insomma che mi sono fumato l'impossibile, ma non è quello, è una questione di realtà.
Se vuoi far parte dei vivi devi smetterla con ciò che porta alla morte e scegliere la felicità. Le illusioni di Babilonia sono grandissime, è facile caderci credendo di stare nel paradiso della sua grandezza. In realtà, però, quello è l'inferno, mentre il Paradiso vero è fatto di piccole cose.

Tiene quindi ben presente l'Etiopia nel tuo orizzonte, mentre fai qualunque cosa, dal lavoro, alla ginnastica, il tai chi o lo yoga che pratichi per il tuo spirito e vedrai che tutto ti parrà più reale e concreto.











lunedì 20 ottobre 2014

Capitalismo (Babilonia) Kaput: biscotti equo solidali vs. biscotti commerciali

Da cosa si capisce quanto questo sistema basato sullo sfruttamento, il suicidio alimentare e la logica esclusiva del profitto sia sull'orlo del precipizio (diamogli un alltra spinatarella) se non dai prezzi competitivi dei prodotti  alternativi in termini di qualità.

Alla ricerca in un normale supermercato commerciale di biscotti che non fossero solo zucchero (che è una droga come l'alcol) e farina 00 (nata a causa del razzismo che ha sbiancato pure la farina creando intolleranze come quella al glutine) mi sono imbattuto "Più Integrali" della Galbusera, con zucchero di canna integrale, ricchi di fibre. Assolutamente non Bio, costano la bellezza di 2,90 euro per 330 grammi di prodotto impastato senza amore. Sapore insignificante, emozioni al palato praticamente nulle, senso di sazietà nel mangiarli mancante, consumo frenetico per mancanza di soddisfazione. In questo caso la scienza (amo la scienza anche se, come si dice, quando di parla di cicli lunari e raccolto di vegetali va in panne e non capisce più niente ... per la serie anche lei a i suoi limiti) è stata adoperata a fin di male (il mero profitto), per creare un prodotto che rischiammasse in continuazione al consumo per aumentarne i ricavi, grazie a un'attenta interazione quantitativa di ingredienti: farina di frumento integrale (50%), oli vegetali non idrogenati , zucchero di canna integrale (10%, sperando che non sia quello bianco trattato), sciroppo di glucosio - fruttosio, farina di mais, fibra alimentare (iluina, ?!?!??) 3%, albume d'uovo, latte scremato in polvere, germe di frumento 2%, miele 1,7%, agenti lievitanti (carbonato acido di sodio, carbnato acido di ammonio, difosfato disotico, fosfato monocalcico), sale marino integrale 0,4%, aromi.

Stiamo già parlando di un prodotto più ricercato del solito, perchè integrale, ma se lo assaggi lo puoi definire buono solo se ti mancano completamente le pupille degustative (è nato dal capitalismo senza la canapa, che migliora i sensi, compreso il gusto).
Per esprimermi in termini biblici, se vuoi vivere nel mondo dei mori anzichè in quello dei vivi, straffati di questo tipo di roba. Potrai finalmente azzerare i tuoi sogni, le tue emozioni e vivere come un frigorifero impacchetato.
2,90 euro, 330 grammi.


2,70 euro, 300 grammi.
Altrimenti scegli un prodotto come quelli del Commercio Equo Solidale.  Tra i biscotti, quelli con "Miele e Anacardi"  costano 2,70 euro per 300 grammi.  Sublimano il palato e quando li mangi sembra di sentire la gioia delle donne del mondo al lavoro con prodotti genuini. Contengono infattti il 39%  di prodotti equo solidali, tra cui, zucchero di canna, zucchero di canna integrale, anacardi 10% e miele. Non so se avete mai assaggiato il miele e lo zucchero di canna equo solidale, ma se non lo avete ancora fatto, affrettatevi che meglio, perchè sono di una bontà e genuinità incredibile. Tra gli altri ingredienti  non equo solidali troviamo  olio di palma, uova da galline allevate all'aperto, latte scremato in polvere,  agenti lievitanti (carbonato di sodio, carbonato d'ammonio), aromi.

I due prodotti, quello commerciale e quello alternativo, hanno in pratica lo stesso prezzo. Quello alternativo contiene però ingredienti naturali amalgamati con amore, in grado di donarti l'armonia con il creato, quelli commerciali alla lunga protrebbero invece farti del male e provocarti malattie.

Nel rapporto prezzo-qualità, i biscotti al miele e anacadi del Commercio Equo sono superiori  rispetto ai Galbusera. Donano pure una maggiore soddisfazione nel mangiarli, perchè sono veramente buoni e si finisce con il consumarne meno. Rendono quindi di più e sono decisamente da considerare una scelta migliore, per un futuro gustoso.


sabato 18 ottobre 2014

Come fare il Rasta senza farsi del male: "I 10 comandamenti"

Visto c'è stata la seconda venuta di Cristo nei panni dell'ultimo imperatore d'Etiopia Ras Tafari Haile Selssiè I, credo ci sia bisogno di un aggiornamento ai 10 comandamenti:

1. Non avrai altro Dio all'infuori di Jah

2. Non nominare il nome di Ras Tafari Haile Selssiè I se non per unirti al Creato

 3. Ricordati di santificare soprattutto le feste

 4. Onora il padre, la madre (non il loro bastone come diceva De Andrè  ... è Selassiè a dar il bastone correttivo ai cantanti raggae) e cerca di convertirli dolcemente

5. Non uccidere, possibilmente nemmeno gli animali (come sicuramente intendevano anche gli antichi cristiani)

6. Non commettere atti che non siano Ithal (puri e vitali)

 7. Non rubare nemmeno una caramella (altrimenti se si resta sul vano nella quantità c'è chi fa come Berlusconi ...)

8. Non dire bugie se non bianche

9. Non desidera l'uomo o la donna d'altri (per par condicio)

10. Non desiderare la roba d'altri è meglio


In caso s'infranga uno qualsiasi di questi comandamenti purificarsi con: erba, lettura Bibbia o dei discorsi di Selassié, l' ascolto di musica Raggae e il ballo (in quest'ordine). Idem per la santificazione delle feste.

giovedì 16 ottobre 2014

Ti piace il nuoto e stai cercando dei video per migliorarti?

Sono assistente bagnanti attualemnte a riposo, sono stato istruttore di nuoto, e ho lavorato in Italia, ma anche per un breve periodo di 4 mesi in una piscina olandese. Esitono differenti metodologie d'insegnamento (in Olanda gli istrutturi non urlavano e i bambini erano molto educati) e se vuoi migliorare lo stile rana, dorso e crawl, ti consiglio i video della Federazione Nuoto Svizzera: istrutture simpatico, giocoso e comunicazione e metodi efficaci e divertenti.

sabato 11 ottobre 2014

Renzi, l'Erasmus e l'Etiopia

Renzi ogni tanto se ne salta fuori con questa storia della generazione Erasmus, come l'unica in grado di cambiare l'Europa, grazie a persone che hanno avuto l'oppurtunità di sperimentare l'integrazione.

Ebbene, caro Renzi, l'Erasmus l'ho fatto anch'io, a Amsterdam, nel 1994. Allora L'Olanda aveve coffeshop per la vendita di cannabis, si poteva coltivarla e questa è l'unica integrazione che conosco e desidero.
L'esperienza Erasmus mi è servita anche per la salute: sono praticamente diventato vegetariano e astemio, mi ha indirizzato verso una nuova religione, ho imparato cos'è la cannabis di qualità, in modo che poi, al ritorno in Italia, ho cercato di non mi farmi fregare dalle mafie e le loro schifezze.

Indirizzato verso una nuova religione, quella rasta, ma per capirlo ciò messo un pò. Così, appena tornato in Italia, per compensare la mancanza di canapa di qualità, mi son dato allo Yoga e le filosofia dell'India. Anche quella è Babilonia, però, è l'unica a crescere, in questi anni, è stata l'India che mi succhiava le energie yogiche.
Decisi allora di dedicarmi al Tai Chi, ma sono stati gli anni della Cina.

Nel frattempo ho praticato lo Yoga Demenziale e a diventare una delle maggiori potenze mondiali è stata la Libera Università di Alcatraz.

Ora, affambagno tutti i pregiudizzi, sono apprododato al defenitivo Rastafari e il punto di riferimento è l'Etiopia, dove visse Ras Tafari Haile Selassiè I, la nuova Terra Santa. Prova a ternarla presente e fin da subito ti accorgerai di percepire la realtà nel modo corretto, perchè ti da il giusto orizzonte. Con lei il rapporto dare-avere è reciproco e corretto.

Basta metterla nella propria bussola e subito la vita assume una connotazione spirituale. E se un giorno a governare il mondo fosse l'Etiopia, con la sua reale mistica naturale, allora si che vedremo migliorare il mondo.






mercoledì 8 ottobre 2014

L'unica rivoluzione possibile è quella RasTa

Sono appena tornato dall'andare a prendere la mia nipotina alla scuola elemenare e per fortuna c'era pure una donna africana, dall'aria molto rispettosa, con un braccialetto al polso dai colori RasTa, rosso, giallo, verde e nero. Anzi, probabilmente era una catenina avvolta doppiamente, di quelle con elestatico e tante piccole palline di plastica forate per il passaggio del filo. Quest'estate ne hanno
vendute tante in paese, esposte nelle vetrine come "catenine /braccialetti moda", a 1-2 euro.

Ci sono momenti che tutto di pare strano attorno e ti viene d'attaccati a picccole cose. Quel bracciaccialetto è stato in un certo senso la salvezza dall'imbarazzo generale dell'attesa. I colori scelti da Rastari per la bandiera dell'Etiopia fungono da amuleto magico dell'amore. L'atmosfera si distende e permette di condividere un sentimento comune tra persone diverse nell'aspetto esteriore per il colore della pelle e uguali nell'interiorità per la stessa identica presenza divina nel cuore di ognuno.



giovedì 2 ottobre 2014

Lasciati sprofondare nella morbida spiritualità

Come spiega il cantante raggae di origine italiana Alborisie, nel film "Journey to Jah", per una vita spirituale bisogna semplicemente lasciarsi andare e l'atteraggio sarà morbido. Senza spiritualità si vive un esistenza da vampiri. Come diceva lo stesso Ras Tafari Heile Selassiè, le chiese si sarebbero dovute occupare della spiritualità delle persone, ma essendo gestite dall'uomo imperfetto hanno errato nel loro compito. Su indicazione di Selassie, dunque, il tempio diviene il corpo, per una spiritualità portata di tutti.

martedì 30 settembre 2014

Contro la dipendenza da movimento della società moderna ... Stai Fermo per Essere in Forma

Tutti che corrono! Dove? Dietro ai soldi, ovviamente. E la vita diventa insopportabile, continui a correre a destra e sinistra, al lavoro, in macchina, sul bus o l'aereo, poi a fare la spesa, a casa e in palestra. Una vita super, ti sembra il paradiso, ma in realtà è l'inferno. Primo perchè l'anima non riesce a seguire il corpo a quella velocità e succede quindi vivere tutte esperienze vuote. Provate a chiedere a molti dei viaggiatori dell'ultimo ventennio (da quando il viaggio è diventato una cosa di massa) cosa hanno imparato dall'ultima esperienza e pochi avranno una risposta. Si chiamma viaggio della valigia e non impari niente. Secondo perchè anche la mente inizia a viaggiare alla velocità del corpo, differente da quella del tempo, e il cervello non si ferma più. Un continuo flusso di pensieri non finisce mai e pone la mente sotto uno stress incredibile. Allora decidi di andare a farti una corsa, ma niente, anzi, la situazione peggiora.

Contro tutto ciò, tempo fa lessi un libro titolato "La via del Qi Gong", che proponeva in chiave occidentale esercizi di giannastica cinese, consistenti nel mantenere una determinata postura da fermi per qualche minuto. Subito avevo notato la loro efficienza e da qualche giorno ho trovato dei video su YouTube, al canale Stand Still Be Fit (traducibile letteralmente con la dicitura "stai fermo per essere in forma"), dove illustrano questo metodo salutare cinese tratto dall'antichità e che dona un bilanciamento incredibile.

Purtroppo per chi non lo mastica i video sono in inglese, anche se aiuta il fatto il maestro-medico lavori in un ospedale di Londra e quindi abbia un atteggiamento e un accento comprensibile agli europei. E' un maestro simpatico, poi, e con il medico che ha sviluppato questa tecnica, propongono di eseguire gli esercizi con il sorriso sulle labbra, in modo d'essere più rilassati.
Ad ogni modo, pur non comprendendo l'inglese, come solitamente succede in queste pratiche, potrebbe essere sufficente imitare il maestro nell'esecuzione, tanto per farsi un'idea del concetto.


Questo tipo di ginnastica Qi Gong si chiama Zhan Zhuang (traduzione, stare come un albero), e permette di dar forma al proprio corpo con la mente in una situazione di pace, perchè il corpo è fermo, a differenza della corsa, per esempio, dove il cervello è in uno stato d'entusiasmo. Differentemente dagli sport occidentali, poi, il respiro resta morbido e naturale, senza affanno, a ulteriore beneficio della salute. Provare per credere!

venerdì 26 settembre 2014

La canapa sta all'uomo come l'eucalipto sta al koala

La chiamavano "sorella dell'uomo", così, a intuito, e non sbagliavano: era impiegata per produrre vestiti, cibo (farina e olio, per esempio) e medicine, e circondava l'uoma a 360 gradi, come una pianta di eucalipto con la vita di un koala o quella di bambù con il panda.

La scienza moderna ha provato l'essere umano, come mammiferi, uccelli e molluschi, abbia un sistema cannabinoide endogeno, composto da recettori di cannabinoidi (CB)  e produca da se cannabinoidi similari a quelli della canapa, a loro volta recepiti dai CB.

Come illustra questo grafico tratto dal sito del Dipartimento delle Politiche Antidroga, il Sistema Cannabinoidi Endogeno riguarda letteralmente tutte quelle sfere: la VITA in pratica.

Vestendosi con la canapa da fusto (con la parte esterna del fusto si fanno vestiti e corde, tra l'altro, mentre con l'interno mattoni per le case o carta, per esempio) mangiando la canapa da semi  (semi e olio  di semi, per esempio) e curandosi con la canapa da resina (la chiamano con il nome messicano "marijuana" quando è  sottoforma di fiore, con il nome arabo "hashish" quando si tratta di sola resina estratta e generalmente pressata ... questi nomi un tempo incutevano timore perchè da suono sconosciuto e sono serviti al proibizionismo, ma oggi sono usati pure dalla scienza e alcune persone li citano positivamente).

Il nome scientifico è cannabis, e più ti allontani da lei più diventi brutto e insensibile, perchè non riesci più a regolare tutte quelle sfere vitali.

martedì 16 settembre 2014

L'Ankh è dentro di te

L'Ankh (☥) è considerata la chiave della vita a carattere mistico-religioso,  ma non date retta a tutti gli egittologi del momento, secondo i quali potrebbe trattarsi dalla rappresentazione del grembo materno, delle calzature egizie, piuttosto che dei genitali maschili e femminili in unione o il sorgere del sole.

L'Ankh è dentro di te, tra i tessuti del corpo, come probabilmente la maggior parte di simboli comuni appartenenti a diverse culture.
Io, ad esempio, l'ho sentito chiaramente aprirsi dentro di me la notte dopo aver ascoltato il concerto di Chronixx, qualche mese fa a Brescia. Chronixx stesso indossava una collana con quel simbolo, come Ras Tafari Haile Selassiè in questa fotografia che lo ritrae fanciullo.

Cantando, sciamanicamente, i cantanti reggae inviano al pubblico vibrazioni positive che a volte colpiscono a fondo e riescono a riportare alla vita. E' la musica in senso biblico che avvicina a Dio.

Il proibizionismo è incostituzionale

L'articolo 3 della Costituzione recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
La pari dignità dov'è se il drogato o il consumatore di canapa è etichettato come un delinquente dalle leggi? Non ci deve esser, poi, distinzione di religione, ma per i RasTa la canapa è sacramento illegale.
La Repubblica deve quindi rimuovere gli ostacoli economici e sociali, come il proibizionismo (messo dalla Repubblica contro i propri compiti), che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona, a partire dal libero arbitrio, e la partecipazione alla vita pubblica, come succede a causa della stigmatizzazione.

lunedì 8 settembre 2014

La miracolosa posizione dell'ubriaco e altre meraviglie

Sono guarito!
Erano diversi anni (4-5) che un blocco al ginocchio destro, operato tre volte ai legamenti, mi immobilizzava tutta la parte destra del corpo, quella maschile, provocandomi dolori incredibili anche all'anca e alla spalla. Addirittura,  forse, un dolore neuropatico perché quasi costantemente presente.
Ogni tanto ricevevo un pò di sollievo con la canapa, il nuoto e il tai chi, ma presto tornava tutto a farsi risentire ed erano cavoli amari. Nessuno poi ci credeva e mi davano dell'impostore, anche perché dalla risonanza magnetica segnalava legamenti in sane condizioni.

Molto probabilmente c'era qualcosa che non andava a livello di fibre nervose o  di meridiani per chi mastica la medicina cinese, ma nemmeno premendo alcuni punti classici delle digito pressione il sollievo durava più di qualche momento.

Fatto sta che ieri, immancabilmente come tutte le domeniche, mentre ascoltavo Radio Raggae Station (dalle 23,30 alle luci dell'alba) di ritorno dalla pizzeria, la trasmissione condotta da Vitowar su Radio Popolare, ho voluto dare retta al dj romano,  di cui mi sfugge il nome, ospite speciale della trasmissione e farne una veramente grossa (nel mio caso con il vaporizzatore).
A quel punto, completamente steso, ho sentito il bisogno di sdraiarmi in quella che Castaneda nel libro "Il potere del silenzio" chiama posizione dell'ubriaco: pancia in giù, testa rigorosamente girata a sinistra per gli sciamani (per non avere cattivi pensieri), piedi fuori dal letto e cuscino sulle spalle per proteggerle dal freddo.
Ebbene, dopo una mezz'oretta mi sono sentito completamente sprofondare nel materasso, un rilassamento incredibile. Ad un certo punto ho sentito un rumore quasi osseo che ha ricongiunto due parti, un nervo o un meridiano, e improvvisamente son tornato a percepire bene e con chiarezza la parte destra del mio corpo. Forse invece, per la prima volta ho sentito la presenza congiunta del legamento crociato anteriore che ho rotto due volte.
Fatto sta che la postura è visibilmente migliorata e il grosso del dolore è passato, grazie a Dio (da quando sono divenuto Rasta mi capita di ringraziare in continuazione, anche tra me e me, le erbe dell'orto per la tisana o il latte bio incredibilmente buono delle Alpi trovato in offerta al negozio "Il fungo" di Chiari, per esempio), e questa mattina mi sono svegliato benissimo.

Grazie a Carlos Castaneda, alla musica Raggae, la beneamata e al materasso in lattice naturale di commercioetico.it!

venerdì 5 settembre 2014

Cambia il vento .. soffia, soffia!

Pure in Italia cambia il vento e oggi i giornali titolano "Si alla marijuana di Stato per uso terapeutico". Finalmente la ministra alla Salute Lorenzin e quella alla difesa Pinotti hanno dato il via "libera" alla canapa per uso terapeutico, che sarà coltivata e prodotta dallo Stabilimento Chimico Militare di Firenze, riporta il Fatto Quotidiano online.

Ok, hanno vinto gli alternativi e l'esercito ha messo i fiori nei cannoni.
Finalmente un uso intelligente dei militari, ma mi sorge comunque un dubbio: non potevano usare quella del Dottor Grassi coltivata all'istituto di Culture Sperimentali di Rovigo e che ogni anno viene bruciata a chili, anziché dover aspettare il raccolto del 2015? Una cosa che stando alle leggi sarebbe potuta cominciare 4-5 anni fa, risparmiando le sofferenze a moltissime persone.

In realtà sembra la scelta sia stata dettata principalmente dal voler dare un senso di sicurezza al contrario per i cittadini. Come dire, la cannabis è al sicuro, la custodiranno i militari e nemmeno un granello di resina di 22 micron uscirà dalla caserma-camera iperbarica dei militari, se non dopo esser stata filtrata prima dai peli del naso e successivamente dall'organismo dei militari dediti alla cura delle piante e di quelli del laboratorio che la tratteranno per renderla una medicina a tutti gli effetti, con sterilizzazione e altre diavolerie, per poi rilasciata al resto dell'umanità, finalmente libera sotto forma di escrementi del naso e dell'orecchie, di sudore, pipì e  pupù.

Stia tranquilla la popolazione e non sia allarmata da studi come quello svedese svolto dal Karolinska Institute e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiologysvolto, secondo il quale anche un solo bicchiere al giorno di vino o un goccio di liquore aumentano la probabilità di contrarre infarto, ictus, demenza e Alzheimer. Sarà che pure i politici finora non hanno rinunciato al loro bicchiere di vino italico prima di legiferare e la demenza li ha già colpiti in mal modo. Solo così si spiega l'andazzo! O forse sarà che non vogliono scontentare tutti i produttori di vino e il loro l'export del dolore, o i preti con i quali si sono ormai ammanicati e che han fatto del sorseggiare il fermentato il loro credo insano che mette in croce.

Ma come si a pensare che qualcosa di così tanto fermentato possa essere sano per l'organismo?
Qualsiasi stomaco sensibile lo rifiuterebbe. Il punto è che se nemmeno lo stomaco è sensibile, figuriamo il resto. Se vogliamo metterla sul mero piano economico, quanti soldi potrebbe risparmiare la Sanità se si riuscisse a far perdere questa pessima abitudine agli italiani? Come sarebbe l'umore della nazione?

Aggiungiamo che la canapa può essere usata in medicina per una quasi tutte le patologie, nelle più lievi in in minori dosaggi rispetto a quelle più gravi e invalidanti per le quali è previsto sarà coltivata la cannabis a Firenze: sclerosi multipla, il glaucoma, l'HIV e i dolori oncologici.
Quanta salute risparmiata e quanti altri soldi? Cosa devono fare gli altri pazienti? Andare a leccare i militari che escono dal lavoro dopo aver passato diverse ore a contatto con la cannabis?

E quanto tempo dovrà ancora passare, come cantava Bob Dylan in Blowing in the Wind, prima che un uomo possa esser libero ... libero di coltivare e di non sentire frasi come quella della ministra Lorenzin, che ha parlato di nessuna apertura alla legalizzazione per non trasmettere messaggi erronei come quello che un ragazzo possa starsene tranquillo a fumare uno spinello, comparandolo all'uso di alcol e tabacco che non sono per niente benefici. Se parliamo di minorenni in salute passi, ma con quell'arroganza il governa vieta pure alle persone bisognose per motivi salute non invalidanti e a tutti gli adulti coscienti di potersi fumare, vaporizzare o mangiare, anche per uso ludico (la giocosità è vita), parte del Creato, in santa pace.

Sono cose, certo, che non capisce chi è sempre in botta di caffeina, nicotina, cocaina o in demenza alcolica, a impedire la sensibilità di affiorare, sopratutto se non è mai stato sfiorato dalla canapa.

Piano piano, però, tranquilli, qualche sentore, qualche odore o qualche particella da meno di 22 micron di cannabinoidi uscirà dalla caserma militare, per sensibilizzare qualche passante, che rincasando senza ansia, felice, sorriderà al marito o alla moglie, per poi contagiare il vicino, il quartiere, la città di Firenze, la Toscana e l'Italia l'intera. One Love!




giovedì 28 agosto 2014

Antropocentrico Vs teocentrico


L'Imperatore d'Etiopia Haile Selessiè sconfisse Mussolini, quando quest'ultimo tentò di conquistare la sua pacifica nazione. Per chi vede in Rastafari una figura divina, quella è stata la vittoria della seconda venuta di Cristo sul Diavolo, del bene sul male.

Nella fotografia a seguire Mussolini antropocetricamente da l'impressione di sentirsi al centro del mondo e pure di volerlo comandare.  Per farlo ci mette la sua fisicità, ma per reggere la pressione rinuncia allo spirito, all'anima, che scappa  per l'innaturalazza dell'atto. Si tratta di un atteggiamento che nasce dalla paura per la morte, esorcizzata con le morti altrui, d'uomini e animali, e che porta all'imbruttimento per le abitudini che innesca. 
Nella figura accanto, Rastafari (in questa foto sembra proprio Cristo), difensore della fede, è invece passivamente abbandonato nella realtà, si siede comodo, si lascia affondare profondamente e circondare da ciò che gli sta attorno. Come risultato, Rastafari ha un aria sanissima, colma di vita e alla fine vince, come nelle arti marziali in morbido vince sul duro, il femminile sul maschile, lo Yin sullo Yang per chi mastica la Cina. 
Mussolini e Rastafari Haile Selassié con la Stella di David sul petto.
Rastafari, oltre a infliggere la prima sconfitta al fascismo, con la purezza dei suoi atti vinse pure in nazismo. Nel 1940, infatti, proprio non appena Hitler si fece compagno di merende di Mussolini, il Leone di Giuda si  alleò come uomo di pace con l'Inghilterra, come narrato in questo video in inglese.

Per chi crede nella natura divina di Selassiè, questo documentario di stampo giornalistico, non Rastafariano, offre anche la possibilità di ascoltare la voce di Sua Maestà. In particolare, all'incirca ai minuti 29-30, è possibile sentirlo nel suo discorso alla Lega delle Nazioni, zittiti i fischi fascisti. Ebbene, come nella citazione biblica tratta dall'Apocalisse di Giovanni, Visione Introduttiva [14,15], oltre ai capelli come lana candida e il color della pelle bronzeo, la sua voce è simile al "fragore di grandi acque".

martedì 26 agosto 2014

M.E.S., Rastafari e il Commercio Equo Solidale

Quest'anno non ho acquistato scarpe a punta larga (le uniche fatte con buon senso) dal solito sito web tedesco e l'economia germanica ha preso l'onda della recessione. L'unica strada percorribile rimasta per l'Europa è la deflazione: abbassare i prezzi per far fronte al calo della domanda.

Abbassare i prezzi, voltar su le maniche e imboccare quella che in termini economici alternativi è definita Decrescita Felice. In pratica, la meritata discesa dopo tante fatiche per l'umanità. Felice perché aumentano socialità (la Decrescita Felice inizia con il buon vicinato, che fa pure bene al cuore) e l'integrità ambientale, ma è necessario passare da una visione antropocentrica, che pone l'uomo al centro dell'universo, ad una teocentrica, con Dio al principio e al centro d'ogni cosa.
Significa sostanzialmente rilassare la tensione individualista per abbandonarsi alla gioia del Creato. Sentire la propria presenza in quella di tutte le altre persone di questo mondo, per tutto ciò che ci accomuna, così come in ogni singola particella della flora e della fauna di questo Pianeta e dell'Universo. Se riesci in questo, nel passo successivo d'esplorazione molecolare scopri che dietro tutto ciò c'è Dio, JAH, Ras Tafari Haile Selassié I nella sua incarnazione umana nei panni dell'ultimo imperatore d'Etiopia, la sua massima espressione caratteriale, accompagnato ovviamente sua moglie Menen, anche se lei si fa notare meno. Menen, Menen, Menen, Menen!
Percepito lo spazio circostante, provando a sentire la presenza di Selassié nelle singole particelle, il tutto prende un senso giusto, la propria anima la forma, s'aggiusta la postura, il mento superbo s'abbassa e la luce avvolge il Mondo. RastafarI, Luce della Luce. In pratica Selassiè rappresenta la trinità, possiede il dono dell'equilibrio energetico, e il portalo a se non fa altro che aiutare in qualsiasi cosa, olisticamente, dalla salute, al lavoro e i sentimenti, per esempio.


Domani alla Festa di Radio Onda d'Urto gli Inners Club giunti fin qui dalla Giamaica per vaporizzare nell'aria di Brescia note di sano amore

Confesso qui per la prima volta, un giorno, all'incirca un anno-anno e mezzo fa, mentre ricercavo informazioni su RastafarI per l'ebook scaricabile dalla barra laterale, nel guardare la fotografia qui sotto, ad un certo punto, incuriosito, ho sentito la necessità di avvicinarmi allo schermo per vedere meglio e sono stato colto da un tunnel di luce benevola e amorevole che mi ha portato fino a lui. E' successo anche a te fratello o sorella? Non si diventa quindi, ma si diviene RastafarI? Mi ha fatto Santo?

Forse sbagliando in passato ho pure cercato di tornare indietro, ma non credo sia possibile e nemmeno lo desidero a pensarci bene. La vita è divenuta dolce (a proposito sull'ultimo numero di Dolce Vita trovate pubblicato il mio articolo sulla vera storia della canzone "La Chucaracha") e il cervello ha fatto uno scatto per tornare nella giusta posizione. A quel punto capisci di vivere nel mondo al contrario, dove tabacco e alcol sono abbondanti, per esempio, il loro consumo accettato e incentivato come nel caso della pubblicità sull'alcol, mentre la canapa, sorella dell'uomo, no.  E così per tutto il resto. Un mondo (Babilonia), quindi, che spinge al suicidio piuttosto che alla vita, mentre Selassié sosteneva come il tempio fosse il proprio corpo: occhio quindi a come lo tratti e cosa ci metti dentro!

Quando sento Selassié nella mio duomo, come Re David nella Bibbia nel sentire la presenza divina, mi ritrovo con le gambe di un cerbiatto, al riparo dalla violenza del mondo. Per la pace in Medio Oriente, per esempio, cucino un cous cous palestinese con grano integrale biologico del Commercio Equo Solidale e qualche verdura e erba dell'orto, peperoni, zucchine, pomodoro, prezzemolo e menta. Lo degusto e per goduria delle papille gustative nell'assaporare un prodotto realizzato con tutti i crismi, sogno un Mondo Equo Solidale al 100%. La qualità totale, dal minimarket al supermercato, dalla bancarella del mercato alla boutique, dal negozio di biciclette al salone d'auto, dal contratto del campesinos in Sud America fino a quello del calciatore, passando per i processi di estrazione mineraria per realizzare i viaggi Intergalattici, l'odore uscente dalle ciminiere delle fabbriche e le Banche solo Etiche.

Ricordiamoci quindi ogni tanto di acquistare un prodotto equo e solidale e il mondo diverrà un posto da sogno.





venerdì 1 agosto 2014

Padre Nostro 2.0

Signore e Signori,
ecco il nuovo Padre Nostro, leggermente cambiato per l'era post profezia Maya 21 dicembre 2012, contrassegnata dalla fine di Babilonia e dalla rinascita di Zion, la vittoria dei profeti dell'acqua su quelli del fuoco, il regno di Dio voluto da Jah Rastafari Selassie, della stirpe di Salomone, re David e compagnia bella (Cristo, Mosè, Giovanni Battista, Garvey, Bob Marley, ...). In corsivo i cambiamenti.

Jah Rastafari Haile Selassie I
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il pane di domani,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
proteggici dalle tentazione,
e liberaci dal male.
Amen.


Apocalisse di Giovanni, Visione preparatoria [14,15]:
"I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque."


Pregare per il pane di domani era una pratica comune ai Nazarei (sarà stato l'utilizzo di olio di oliva aromatizzato alla "canna odorifera", la canapa,  e l'attivazione della corteccia prefrontale ad orientare verso il futuro) e, sempre secondo i vangeli Apocrafi, questi sacerdoti erano pure molto simpatici e amichevoli, tanto da considerare peggiore tra i peccati, il render triste l'altrui animo.
Haile Sellassie I è mio amico poi, e vi posso assicurare non è uno tipo che induce in tentazione, ma piuttosto uno che protegge dalle avversità. Di conseguenza l'avversativo "ma" diviene congiunzione positiva "e", per un finale vittorioso del bene.

lunedì 14 luglio 2014

Questo mondo è il regno della vanità

Quello in cui vive la maggior parte delle persone, sopratutto nel mondo occidentale, più che un posto per esseri umani, pare essere l'inferno della vanità.
Ieri l'allenatore della Germania ai mondiali calcio brasiliani, Joachim Löw, al fischio finale dell'arbitro, è stato inquadrato dalle telecamere e subito si è dato una sistemata ai capelli. Invece di godersi il momento era più preoccupato del proprio aspetto. La stessa cosa avevo notato durante la semifinale, alla vittoria dell'Argentina, l'allenatore Alejandro Sabella nel vedere arrivare le telecamere si è sistemato i capelli rimasti.
Un tempo non l'avrei notato, ma ora che per tre mesi non mi sono pettinato, se non una sera e subito ho sentito tornare la vanità in tutti gli atteggiamenti, pare evidente come questa pratica ormai diffusa (pure nelle città Africane vedi donne con i capelli stirati) in tutto il globo abbia reso questo pianeta sull'orlo dell'invivibilità. E ciò genera frustrazione, perché non puoi essere contento di capelli portati senza naturalezza, in quanto una piega artificiale non starà mai ferma come l'hai immortalata prima d'uscire e comunque non starà più bene nel cambiare l'espressione del viso per un'emozione differente. Il giorno dopo, insomma, potrebbe non piacerti, facendoti cadere in un vortice d'insoddisfazione che può compromettere la tua autostima.
Per quarant'anni ho cercato la mia pettinatura senza mai trovarla, con tanto di rammarico e per una continua sensazione d'essere inappropriato. Poi, un giorno, all'improvviso, ho smesso di pettinarmi, e immediatamente la vita è tornata bella e naturale. Non passo più il tempo a specchiarmi, pure nelle vetrine, e i capelli non sono più un grosso problema. L'importante siano pultiti e una sistemata con le mani è più che sufficente. Ho l'impressione siano in un certo senso sempre a posto. Magari poi si intrecceranno e si faranno dei nodi, ma è solo la bellezza della natura: vai in un bosco e guarda quanto s'intrecciano piante, rami e radici, in grovigli che in confronto i capelli dei Rasta paiono nulla.
Fin da bambino odiavo essere pettinato dalla nonna o dalla mamma, addirittura ricordo d'aver sentito dolore in quei momenti, anche perché sembrava che pure i ricci dovessero sparire per far largo all'omologato capello liscio preferito dal sistema governato dall'uomo bianco. Eppure l'altro giorno, nel riporre il pettine nell'armadietto, stufo di vederlo inutilizzato sul mobiletto del bagno, ho tirato un sospiro di sollievo. Ora posso vivere anzichè apparire!


giovedì 17 aprile 2014

Gesù era un Nazareo

Chi cerca trova e quel che ho scovato nelle ultime mie due letture, da poco terminate, mi ha donato un incredibile entusiasmo. Si tratta di due libri, "Haile Selassie I - Discorsi scelti 1930-1973" e "Rasta Marley - Le radici del raggae", entrambi di Mazzoni Lorenzo.

Il primo raccoglie i discorsi ufficiali di Ras Tafari Haile Selassie I, ultimo imperatore d'Etiopia, e mi ha fugato qualsiasi dubbio il fatto che RasTafari sia la seconda venuta di Cristo. I suoi discorsi sono un Nuovissimo Testamento, il libro ha una luce particolare e per questo ritengo possa diventare un testo sacro per i religiosi Rasta.


Non è stato solo il libro ad illuminarmi, ma nell'ultimo mese, con conclusione ieri, anche se penso di continuare visto il benessere e la serenità acquisita, ho voluto sperimentare un rito antico appartenente a questo movimento, quello del Nazareo. Pure Cristo era un Nazareo (Cristo significa "unto", con l'olio di Nazar, che probabilmente conteneva la canna odorifera, l'odierna cannabis, come l'olio d'unzione cristiano, Esodo 30,22-33 ) e ciò non significa, come falsamente insegnato a catechismo, che Gesù provenga da Nazaret. Nel parlo anche nel mio ebook "Marijuana & Autoguarigione" e in realtà si tratta di un rito di sacerdozio narrato nella Bibbia (libro dei Numeri, 6),  per uomini e donne, della durata di 30 giorni, durante il quale la persona consacrava il proprio corpo e lo spirito non pettinandosi, mangiando vegetariano e astenendosi da bevande alcoliche. Ho iniziato la pratica quando ho sentito la coscienza dirmi che "non si mangiano gli animali" ed ho pensato di seguire i consigli di Selassie e di non fare ciò che parla contro la coscienza. Alla terza settimana senza alcol (non mi è stato molto difficile perché da vent'anni cerco d'evitarlo, così come la carne) ho sentito sciogliersi il torchio del vino, l'effetto che l'alcol fa sul cervello e che viene riprodotto negli altri dal sistema vampiresco di Babilonia, governato dalle Teste Pelate Pazze, per citare Bob Marley.
Alcuni nazarei sono astemi, vegetariani e non si tagliano i capelli tutta la vita, come fece Sansone, l'uomo dall'incredibile forza e con le sette trecce (aveva i capelli con i dreadlock, le trecce come quelle dei rastariani), per citare la Bibbia. Vivendo con queste abitudini e associando la cannabis alla lettura delle sacre scritture come la Bibbia e i Vangeli Apocrifi, per avere il giusto humor e comprendere i giochi di parole, come accenna Mazzoni, diviene inequivocabile il fatto Haile Selassie sia l'Altissimo, la seconda venuta di Cristo, così come aveva profetizzato Giovanni nell'Apocalisse (Visione introduttiva) con una descrizione che combacia perfettamente con quella dell'Imperatore d'Etiopia: "con l'abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. I capelli della testa era candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiulo. La voce era simile al fragore di grandi acque" ..."dalla bocca gli usciva una spada a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando spende in tutta la sua forza".

In questo mese sono praticamente stato colmato d'esperienze trascendentali, percepito la mia stella, prima ancora del rito quella di David appartenente alla Dinastia sacra Salomonica, da cui Selassie, come Gesù, deriva. Ho percepito Alpha (Selassie), Omega (sua moglie Menen) con l'Altissimo RasTafari, considerato l'uomo "tra passato e futuro".

Selassie era un cristiano della chiesa ortodossa etiope, un "difensore della fede", e i suoi discorsi o i concetti che esprimeva sono ripresi dai cantanti raggae, gli apostoli che usano la musica come bastone correttore, la verga biblica. Bob Marley, per esempio, nei suoi testi parlava spesso di Bibbia e a volte citava proprio i discorsi di Selassie, come nella famosa canzone War, che avevo sentito diverse volte, ma ignaro del suo significato. Ecco il testo della canzone, tratto dal discorso di Haile Selassie all'Assemblea delle Nazioni Unite nel 1963:

« Riguardo alla questione della discriminazione razziale, la Conferenza di Addis Abeba ha insegnato questa ulteriore lezione, a coloro che la vogliono imparare: finché la filosofia che considera una razza superiore e un'altra inferiore non sarà finalmente screditata e riprovata; finché in nessuna nazione vi saranno più cittadini di prima e di seconda classe; finché il colore della pelle di un uomo non avrà più valore del colore dei suoi occhi; finché i diritti umani fondamentali non saranno ugualmente garantiti a tutti, senza distinzione di razza; fino a quel giorno, il sogno di una pace duratura, la cittadinanza del mondo e le regole della morale internazionale resteranno solo una fuggevole illusione, perseguita e mai conseguita; e finché l'ignobile e drammatico regime che oggi opprime i nostri fratelli in Angola, in Mozambico, in Sudafrica, con le sue disumane catene, non sarà rovesciato e totalmente spazzato via; finché il bigottismo, il pregiudizio e l'interesse personale inumano e malizioso, non saranno sostituiti dalla tolleranza, la comprensione e i buoni propositi; finché gli africani non si alzeranno e parleranno come esseri liberi, uguali agli occhi di tutti gli uomini, come sono uguali davanti agli occhi del Cielo; fino a quel giorno il Continente africano non conoscerà pace. Noi africani, combatteremo, se necessario, e sappiamo che vinceremo, poiché confidiamo nella vittoria del Bene sul Male. » (Haile Sellasie).

Secondo la Bibbia Selassie è arrivato per liberarci dalla grande e corrotta Babilonia e la marijuana, parafrasando la Bibbia, è la "foglia che guarirà le nazioni". Legalizzatela!

venerdì 14 febbraio 2014

Euro Watt

Ti è mai capitato di girare per un supermercato, vedere sulla scatola dei prodotti l'indicazione di quanti Watt di corrente consumano e di chiederti quanto ti costerà tenere acceso tale apparecchio secondo le tue necessità? A me si, e pertanto ho mi sono creato quest'App, utilizzando il progetto AppInventor del Mit (Massachusetts Institute of Tecnology). Era la mia prima App, ma poi ho visto che funzionava bene, non dava errori e così ho deciso di pubblicarla su Google Play, il mercato ufficiale delle App per Android.

L'App è essenzialmente formata da due formule.

La prima permette di calcolare il costo medio annuo di un elettrodomestico. I frigoriferi, le lavastoviglie, le lavatrici e tutti i grossi elettrodomestici in generale, sono solitamente esposti nei negozi con esposto i Kwh medi annui consumati. Se conosci questo dato, quindi, puoi semplicemente utilizzare la prima formula e calcolare quanto di costerà, per esempio, tenere acceso un frigorifero più di un altro, scegliendo meglio quello che più fa per le tue tasche.

La seconda formula, invece, permette sempre di calcolare il costo dell'elettrodomestico, in base al proprio tempo d'impiego. Mettiamo tu sia al supermercato per acquistare un'aspirapolvere e sia indeciso tra una che consuma 1000 watt e una da 1300 watt. Inserendo il numero di Watt, il costo del Kwh (lo trovi nella bolletta, mediamente 0,18 euro al Kwh) e la tua previsione d'impiego, per esempio, un'ora al giorno, otto giorni al mese per 11 mesi all'anno, potresti scoprire che un'aspirapolvere da 1000 watt ti costerà indicativamente 15 euro all'anno di corrente, per un totale di 88 Kwh, mentre uno da 1300 watt, a parità d'impiego, 20 euro all'anno, 114 Kwh, aiutandoti nella scelta.

Se pensi ti possa servire, scaricala anche tu, in fondo è bello sapere quanto si consuma!

giovedì 13 febbraio 2014

Stop Corruption

Stop Corruption è un'App molto semplice, ma con un grande obbiettivo, quello di fermare la corruzione nel mondo.
Alla ricerca di un sito internet con la possibilità di sviluppare App per Android, mi sono imbattuto in www.appsGeyser.com ed ho notato, tra le varie possibilità, quella di partire con un modello simulante un gioco Sparatutto (Shooting Arcade). Ho visto che semplicemente cambiando lo sfondo, le immagini da vivi, sparando e da morti dei soldati, è possibile personalizzare la propria schermata del gioco.
A quel punto l'idea mi sembrava carina, ma non sapevo chi avrei voluto sparare con i colpi di un fucile.

Pensandoci un attimo, però, ho intuito in gioco mi sarebbe piaciuto colpire direttamente coloro che corrompendo e facendosi corrompere traggono vantaggi economici personali, a discapito del resto della collettività.
Così è nata Stop Corruption, l'App che salverà il mondo! Scaricala direttamente da Google Market.