martedì 30 settembre 2014

Contro la dipendenza da movimento della società moderna ... Stai Fermo per Essere in Forma

Tutti che corrono! Dove? Dietro ai soldi, ovviamente. E la vita diventa insopportabile, continui a correre a destra e sinistra, al lavoro, in macchina, sul bus o l'aereo, poi a fare la spesa, a casa e in palestra. Una vita super, ti sembra il paradiso, ma in realtà è l'inferno. Primo perchè l'anima non riesce a seguire il corpo a quella velocità e succede quindi vivere tutte esperienze vuote. Provate a chiedere a molti dei viaggiatori dell'ultimo ventennio (da quando il viaggio è diventato una cosa di massa) cosa hanno imparato dall'ultima esperienza e pochi avranno una risposta. Si chiamma viaggio della valigia e non impari niente. Secondo perchè anche la mente inizia a viaggiare alla velocità del corpo, differente da quella del tempo, e il cervello non si ferma più. Un continuo flusso di pensieri non finisce mai e pone la mente sotto uno stress incredibile. Allora decidi di andare a farti una corsa, ma niente, anzi, la situazione peggiora.

Contro tutto ciò, tempo fa lessi un libro titolato "La via del Qi Gong", che proponeva in chiave occidentale esercizi di giannastica cinese, consistenti nel mantenere una determinata postura da fermi per qualche minuto. Subito avevo notato la loro efficienza e da qualche giorno ho trovato dei video su YouTube, al canale Stand Still Be Fit (traducibile letteralmente con la dicitura "stai fermo per essere in forma"), dove illustrano questo metodo salutare cinese tratto dall'antichità e che dona un bilanciamento incredibile.

Purtroppo per chi non lo mastica i video sono in inglese, anche se aiuta il fatto il maestro-medico lavori in un ospedale di Londra e quindi abbia un atteggiamento e un accento comprensibile agli europei. E' un maestro simpatico, poi, e con il medico che ha sviluppato questa tecnica, propongono di eseguire gli esercizi con il sorriso sulle labbra, in modo d'essere più rilassati.
Ad ogni modo, pur non comprendendo l'inglese, come solitamente succede in queste pratiche, potrebbe essere sufficente imitare il maestro nell'esecuzione, tanto per farsi un'idea del concetto.


Questo tipo di ginnastica Qi Gong si chiama Zhan Zhuang (traduzione, stare come un albero), e permette di dar forma al proprio corpo con la mente in una situazione di pace, perchè il corpo è fermo, a differenza della corsa, per esempio, dove il cervello è in uno stato d'entusiasmo. Differentemente dagli sport occidentali, poi, il respiro resta morbido e naturale, senza affanno, a ulteriore beneficio della salute. Provare per credere!

venerdì 26 settembre 2014

La canapa sta all'uomo come l'eucalipto sta al koala

La chiamavano "sorella dell'uomo", così, a intuito, e non sbagliavano: era impiegata per produrre vestiti, cibo (farina e olio, per esempio) e medicine, e circondava l'uoma a 360 gradi, come una pianta di eucalipto con la vita di un koala o quella di bambù con il panda.

La scienza moderna ha provato l'essere umano, come mammiferi, uccelli e molluschi, abbia un sistema cannabinoide endogeno, composto da recettori di cannabinoidi (CB)  e produca da se cannabinoidi similari a quelli della canapa, a loro volta recepiti dai CB.

Come illustra questo grafico tratto dal sito del Dipartimento delle Politiche Antidroga, il Sistema Cannabinoidi Endogeno riguarda letteralmente tutte quelle sfere: la VITA in pratica.

Vestendosi con la canapa da fusto (con la parte esterna del fusto si fanno vestiti e corde, tra l'altro, mentre con l'interno mattoni per le case o carta, per esempio) mangiando la canapa da semi  (semi e olio  di semi, per esempio) e curandosi con la canapa da resina (la chiamano con il nome messicano "marijuana" quando è  sottoforma di fiore, con il nome arabo "hashish" quando si tratta di sola resina estratta e generalmente pressata ... questi nomi un tempo incutevano timore perchè da suono sconosciuto e sono serviti al proibizionismo, ma oggi sono usati pure dalla scienza e alcune persone li citano positivamente).

Il nome scientifico è cannabis, e più ti allontani da lei più diventi brutto e insensibile, perchè non riesci più a regolare tutte quelle sfere vitali.

martedì 16 settembre 2014

L'Ankh è dentro di te

L'Ankh (☥) è considerata la chiave della vita a carattere mistico-religioso,  ma non date retta a tutti gli egittologi del momento, secondo i quali potrebbe trattarsi dalla rappresentazione del grembo materno, delle calzature egizie, piuttosto che dei genitali maschili e femminili in unione o il sorgere del sole.

L'Ankh è dentro di te, tra i tessuti del corpo, come probabilmente la maggior parte di simboli comuni appartenenti a diverse culture.
Io, ad esempio, l'ho sentito chiaramente aprirsi dentro di me la notte dopo aver ascoltato il concerto di Chronixx, qualche mese fa a Brescia. Chronixx stesso indossava una collana con quel simbolo, come Ras Tafari Haile Selassiè in questa fotografia che lo ritrae fanciullo.

Cantando, sciamanicamente, i cantanti reggae inviano al pubblico vibrazioni positive che a volte colpiscono a fondo e riescono a riportare alla vita. E' la musica in senso biblico che avvicina a Dio.

Il proibizionismo è incostituzionale

L'articolo 3 della Costituzione recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
La pari dignità dov'è se il drogato o il consumatore di canapa è etichettato come un delinquente dalle leggi? Non ci deve esser, poi, distinzione di religione, ma per i RasTa la canapa è sacramento illegale.
La Repubblica deve quindi rimuovere gli ostacoli economici e sociali, come il proibizionismo (messo dalla Repubblica contro i propri compiti), che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona, a partire dal libero arbitrio, e la partecipazione alla vita pubblica, come succede a causa della stigmatizzazione.

lunedì 8 settembre 2014

La miracolosa posizione dell'ubriaco e altre meraviglie

Sono guarito!
Erano diversi anni (4-5) che un blocco al ginocchio destro, operato tre volte ai legamenti, mi immobilizzava tutta la parte destra del corpo, quella maschile, provocandomi dolori incredibili anche all'anca e alla spalla. Addirittura,  forse, un dolore neuropatico perché quasi costantemente presente.
Ogni tanto ricevevo un pò di sollievo con la canapa, il nuoto e il tai chi, ma presto tornava tutto a farsi risentire ed erano cavoli amari. Nessuno poi ci credeva e mi davano dell'impostore, anche perché dalla risonanza magnetica segnalava legamenti in sane condizioni.

Molto probabilmente c'era qualcosa che non andava a livello di fibre nervose o  di meridiani per chi mastica la medicina cinese, ma nemmeno premendo alcuni punti classici delle digito pressione il sollievo durava più di qualche momento.

Fatto sta che ieri, immancabilmente come tutte le domeniche, mentre ascoltavo Radio Raggae Station (dalle 23,30 alle luci dell'alba) di ritorno dalla pizzeria, la trasmissione condotta da Vitowar su Radio Popolare, ho voluto dare retta al dj romano,  di cui mi sfugge il nome, ospite speciale della trasmissione e farne una veramente grossa (nel mio caso con il vaporizzatore).
A quel punto, completamente steso, ho sentito il bisogno di sdraiarmi in quella che Castaneda nel libro "Il potere del silenzio" chiama posizione dell'ubriaco: pancia in giù, testa rigorosamente girata a sinistra per gli sciamani (per non avere cattivi pensieri), piedi fuori dal letto e cuscino sulle spalle per proteggerle dal freddo.
Ebbene, dopo una mezz'oretta mi sono sentito completamente sprofondare nel materasso, un rilassamento incredibile. Ad un certo punto ho sentito un rumore quasi osseo che ha ricongiunto due parti, un nervo o un meridiano, e improvvisamente son tornato a percepire bene e con chiarezza la parte destra del mio corpo. Forse invece, per la prima volta ho sentito la presenza congiunta del legamento crociato anteriore che ho rotto due volte.
Fatto sta che la postura è visibilmente migliorata e il grosso del dolore è passato, grazie a Dio (da quando sono divenuto Rasta mi capita di ringraziare in continuazione, anche tra me e me, le erbe dell'orto per la tisana o il latte bio incredibilmente buono delle Alpi trovato in offerta al negozio "Il fungo" di Chiari, per esempio), e questa mattina mi sono svegliato benissimo.

Grazie a Carlos Castaneda, alla musica Raggae, la beneamata e al materasso in lattice naturale di commercioetico.it!

venerdì 5 settembre 2014

Cambia il vento .. soffia, soffia!

Pure in Italia cambia il vento e oggi i giornali titolano "Si alla marijuana di Stato per uso terapeutico". Finalmente la ministra alla Salute Lorenzin e quella alla difesa Pinotti hanno dato il via "libera" alla canapa per uso terapeutico, che sarà coltivata e prodotta dallo Stabilimento Chimico Militare di Firenze, riporta il Fatto Quotidiano online.

Ok, hanno vinto gli alternativi e l'esercito ha messo i fiori nei cannoni.
Finalmente un uso intelligente dei militari, ma mi sorge comunque un dubbio: non potevano usare quella del Dottor Grassi coltivata all'istituto di Culture Sperimentali di Rovigo e che ogni anno viene bruciata a chili, anziché dover aspettare il raccolto del 2015? Una cosa che stando alle leggi sarebbe potuta cominciare 4-5 anni fa, risparmiando le sofferenze a moltissime persone.

In realtà sembra la scelta sia stata dettata principalmente dal voler dare un senso di sicurezza al contrario per i cittadini. Come dire, la cannabis è al sicuro, la custodiranno i militari e nemmeno un granello di resina di 22 micron uscirà dalla caserma-camera iperbarica dei militari, se non dopo esser stata filtrata prima dai peli del naso e successivamente dall'organismo dei militari dediti alla cura delle piante e di quelli del laboratorio che la tratteranno per renderla una medicina a tutti gli effetti, con sterilizzazione e altre diavolerie, per poi rilasciata al resto dell'umanità, finalmente libera sotto forma di escrementi del naso e dell'orecchie, di sudore, pipì e  pupù.

Stia tranquilla la popolazione e non sia allarmata da studi come quello svedese svolto dal Karolinska Institute e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiologysvolto, secondo il quale anche un solo bicchiere al giorno di vino o un goccio di liquore aumentano la probabilità di contrarre infarto, ictus, demenza e Alzheimer. Sarà che pure i politici finora non hanno rinunciato al loro bicchiere di vino italico prima di legiferare e la demenza li ha già colpiti in mal modo. Solo così si spiega l'andazzo! O forse sarà che non vogliono scontentare tutti i produttori di vino e il loro l'export del dolore, o i preti con i quali si sono ormai ammanicati e che han fatto del sorseggiare il fermentato il loro credo insano che mette in croce.

Ma come si a pensare che qualcosa di così tanto fermentato possa essere sano per l'organismo?
Qualsiasi stomaco sensibile lo rifiuterebbe. Il punto è che se nemmeno lo stomaco è sensibile, figuriamo il resto. Se vogliamo metterla sul mero piano economico, quanti soldi potrebbe risparmiare la Sanità se si riuscisse a far perdere questa pessima abitudine agli italiani? Come sarebbe l'umore della nazione?

Aggiungiamo che la canapa può essere usata in medicina per una quasi tutte le patologie, nelle più lievi in in minori dosaggi rispetto a quelle più gravi e invalidanti per le quali è previsto sarà coltivata la cannabis a Firenze: sclerosi multipla, il glaucoma, l'HIV e i dolori oncologici.
Quanta salute risparmiata e quanti altri soldi? Cosa devono fare gli altri pazienti? Andare a leccare i militari che escono dal lavoro dopo aver passato diverse ore a contatto con la cannabis?

E quanto tempo dovrà ancora passare, come cantava Bob Dylan in Blowing in the Wind, prima che un uomo possa esser libero ... libero di coltivare e di non sentire frasi come quella della ministra Lorenzin, che ha parlato di nessuna apertura alla legalizzazione per non trasmettere messaggi erronei come quello che un ragazzo possa starsene tranquillo a fumare uno spinello, comparandolo all'uso di alcol e tabacco che non sono per niente benefici. Se parliamo di minorenni in salute passi, ma con quell'arroganza il governa vieta pure alle persone bisognose per motivi salute non invalidanti e a tutti gli adulti coscienti di potersi fumare, vaporizzare o mangiare, anche per uso ludico (la giocosità è vita), parte del Creato, in santa pace.

Sono cose, certo, che non capisce chi è sempre in botta di caffeina, nicotina, cocaina o in demenza alcolica, a impedire la sensibilità di affiorare, sopratutto se non è mai stato sfiorato dalla canapa.

Piano piano, però, tranquilli, qualche sentore, qualche odore o qualche particella da meno di 22 micron di cannabinoidi uscirà dalla caserma militare, per sensibilizzare qualche passante, che rincasando senza ansia, felice, sorriderà al marito o alla moglie, per poi contagiare il vicino, il quartiere, la città di Firenze, la Toscana e l'Italia l'intera. One Love!