giovedì 30 maggio 2013

Gesù Ras Tafari Hailé Selassié

Un tempo un ragazzo mi disse, mettendosi la mano al cuore, "tu sei rastafariano", ma non sapevo ben cosa significasse. Ho quindi voluto approfondire un pò l'argomento, per scoprire quanto questa religione, di origine ebraica, sia in realtà molto più profonda delle altre in circolazione.

Così ho letto un libro illuminante  sulla vita di Ras Tafari Hailé Selassié, "Il negus - Splendori e miserie di un autocrate", di Kapuscinski. Non contento, interessato a questa figura, ritenuta dai rastafariani la nuova incarnazione di Dio, secondo le profezie della Bibbia, Gesù per la seconda volta sulla Terra, ho pure guardato su Youtube il gran bel film documentario "Man of Millenium", prodotto dai fratelli Tikher Teferra  (con sottotitoli in inglese).

In vita mia laica mi sono approcciato a molti movimenti e religioni, dal cattolicesimo con il catechismo, al buddismo, il taoismo, l'induismo e quant'altro, pur di trovare un senso differente della vita, una moralità diversa, più alta. Di recente, però, sono stato colpito dai bellissimi discorsi di Selassié, considerati dai RasTa un Nuovissimo Testamento, un'evoluzione di quello contenuto nella Bibbia.

L'interessante della sua persona, amata da molti, odiati da altri, è il fatto che pur trattandosi di un uomo di potere (fu imperatore d'Etiopia dal 1930 al 1973, tranne i 5 anni d'esilio sotto l'occupazione di Mussolini), citano nel film, non  l'abbia mai usato contro nessuno. La cosa più allucinate, però, è come la sua storia  sia ampiamente censurata, come quella del primo Cristo, pur trattandosi, per certi versi, raccontano nel film, di una figura simile a quella di Gandhi o quella di Mandela, pensavo io vedendo il documentario. Questa volta, però, la sua vita è stata documentata ed è disponibile a chiunque la voglia analizzare per scoprire come, pur non avendo la cultura di Gandhi, Selassié è stato dedito alla pace a livello internazionale, alla scolarizzazione, alla modernizzazione e al progresso dell'Etiopia, interessato ai diritti, da quelli degli schiavi (aboli lo schiavismo e pene cruente per i reati) a quelli delle donne, ha istituito tribunali, amato il progresso e parlato a favore dell'esercizio fisico.
E' stato tra i fautori dell'ONU, forse chi l'ha voluto più di tutti, ha sostenuto l'Unione Africana ed è riuscito ad emancipare l'Etiopia a livello internazionale, portandola a far parte della Società delle Nazioni, dove tennè un discorso contro le armi chimiche utilizzate da Mussolini in Etiopia, facendo uscire per vergogna dall'assemblea la delegazione italiana.

Titolato il Leone di Giuda per la sua discendenza da Re Salomone d'Israele e la Regina di Saba (Etiopia), Ras Tafari (traduzione, Capo da Temere) Hailé Selassié (traduzione, Potenza della Trinità) era definito da alcuni suoi sudditi come il graziosissimo, mentre era criticato da altri per la corruzione che regnava nel palazzo: da persona generosa, donava denaro a chi arrivava a richiederne per bisogno, peccato che l'incaricato di consegnare il dono ne infilasse la metà nella propria manica.

Così i RasTa, riconoscono il Lui in Divino Imperatore, ma molti non li ritengono affidabili perché alcuni di loro fumano la canne, nonostante la cannabis, sia risaputo fin dall'antica India, propaganda proibizionista a parte, aumenti l'intuito negli adulti (per i minori di 18-21 anni funziona solo per uso terapeutico).
Come titola il documentario e leggendo i suoi discorsi, viene però proprio da chiedersi, "certo, un uomo così diventasse Uomo del Millennio, non sarebbe male ...".

Richiamando la sua figura e tenendola nei propri cuori, quindi,  i RasTa ottengono la salvezza. Provare per credere!



 

sabato 25 maggio 2013

Falso allarme sui cannabinoidi come medicina

Fortunatamente, dopo vari accertamenti da parte delle associazioni, come i Pazienti Impazienti Cannabis e Associazione Cannabis Terapeutica, il dubbio la delibera AIFA, del post precedente, ponesse il limite della prescrivibilità ai soli malati di sclerosi multipla con spasmi muscolari anche per i fiori femminili di marijuana importabili dal Ministero della Salute olandese è stato sciolto.

L'AIFA ha precisato tale limite rimane solo la prescrizione del Sativex. Sicuramente si tratta di un grosso limite, visto che il Sativex è un farmaco buono anche per risolvere dolori da cancro, reumatici, problemi d'insonnia e di vescica, per esempio, ma resta fortunatamente la possibilità di prescrivere i fiori olandesi per qualsiasi patologia.
Non solo, grazie al decreto Balduzzi di inizio anno e l'inserimento in Tabella 2B dei derivati della pianta di cannabis, il farmacista, una volta abbia a disposizione i fiori olandesi, può ricavarne tinture ed estratti per la cura dei pazienti.

Le leggi si stanno quindi finalmente rilassando, la possibilità di prescriverla aumenta, ma resta il problema dell'ignoranza di medici e farmacisti a frenare le prescrizioni. Un altro limite, oltre alla burocrazia che riguarda questa cura, è l'alto costo della cannabis importata dall'Olanda e, pertanto, diventa sempre più auspicabile la possibilità di poter coltivare canapa in Italia, in modo da poter abbassare il costo per la cura dei pazienti. Nella tabella 2B, quindi, dovrebbe rientrare l'intera pianta, in modo da poterla coltivare e commercializzare anche in Italia

venerdì 10 maggio 2013

Il nuovo decreto AIFA sulla cannabis terapeutica è privo di buon senso

C’è una guerra aperta tra il Dipartimento delle Politiche Antidroga e i consumatori di cannabis, ma chi resta tra i due fuochi beccare tutti i colpi, come mi ha comunicato Albero Sciolari dell’Associazione Pazienti Impazienti Cannabis (PIC), sono i malati.
Con il nuovo decreto dell'Agenzia Italiana del Farmaco sarà "finalmente", come hanno titolato i giornali, possibile commercializzare il Sativex anche i Italia, un farmaco ottenuto estraendo principi attivi dalla pianta di cannabis.
Il Sativex è un ottimo farmaco, contiene i due principali cannabinoidi della cannabis, l'energizzante THC e il sedativo CBD, in pari dosaggi (circa il 6-7%), in una percentuale tale da non renderlo psicoattivo, ma molto farmacologico. E' impiegato come spray sublinguale, indicato per la sclerosi multipla,  in Canada lo prescrivono anche per il cancro, ma risulta eccezionale anche nei dolori, quindi nella fibromialgia, nel risolvere i problemi del sonno e della vescica.
Peccato, però, questo nuovo decreto limiti la sua prescrizione ai soli malati di sclerosi multipla con spasmi muscolari, per risolvere i problemi di rigidità. In questo la cannabis è eccezionale, ma oltre al danno, pure la beffa, perché questo decreto pone lo stesso limite alla possibilità d'importare i fiori di marijuana prodotti in Olanda dalla Bedrocan B.V., prima prescrivibili per qualsiasi patologia. 
Al di la del fatto che se dessero la cannabis al malato di sclerosi multipla senza spasmi, forse riuscirebbero a evitare poi gli vengano, nella parte di mondo civile e compassionevole che prescrive la marijuana, le indicazioni terapeutiche sono le più varie e si va dal dolore neuropatico (come indicato nelle linee guida a livello europeo) alla SLA, la sindrome di Tourette, l'HIV, il morbo di Crohn, la perdita di peso e appetito, la nevralgia facciale, il dolore cronico e il dolore agli occhi causati dal glaucoma, per citarne alcuni.
Succederà così che chi oggi riceve la marijuana terapeutica per l'epilessia o il dolore neuropatico (in Italia poco più di un centinaio di pazienti ricevono la cannabis terapeutica, a fronte di almeno 50.000 che potrebbero riceverla a occhi chiusi), per esempio, non potrà più usufruirne. Chi a stilato questo decreto non ha però considerato che tra di loro ci sono persone, come mi confermato da Alberto all'interno della stessa associazione PIC, che non stanno in piedi senza cannabis e letteralmente cado a terra, puntualmente rompendosi le ossa, se non possono assumerla, ma l'ignoranza e l'insensibilità dei legislatori sembra non abbia limiti.
Resteranno, quindi, si e no una decina di pazienti con sclerosi multipla e spasmi a ricevere la cannabis, ma qualora preferissero i fiori olandesi al Sativex, non potrebbero più ottenerli perché per poter avviare l’importazione dall’Olanda è necessario, a norma di legge, non ci siano alternative sul mercato italiano. Ora l’alternativa c’è, si chiama Sativex e addio a fiori costituiti da più di 400 elementi attivi nella cura delle patologie.
Per rendersi conto della stupidità di questo decreto, basta pensare che la cannabis funziona anche per il raffreddore, così com'era prescritta fino all''800, perché quando assunta pura, senza tabacco, libera in modo eccezionale le vie respiratorie e le orecchie. Certo in questo caso basterebbe dell'erba con pochi principi attivi (THC al 6%, il minimo per essere farmacologicamente attiva, CBD minore di 1), mentre quella più forte (THC al 19-20%) può essere impiegata in malattie molto più gravi. Con estratti come l’olio di cannabis (THC al 60-90%) , ingerito, si può combattere anche il cancro. Non c'è bisogno d'inventarsi niente su questa questione, è già tutto scritto nella storia, ma il proibizionismo ha storpiato la realtà, ponendo la ragione dalla parte del torto, e viceversa, e ciò si ripercuote sui rapporti tra le persone e con le istituzioni, dando come risultato una società malata, sempre più bisognosa della reintroduzione della canapa, perché è di questo che stiamo parlando, una pianta, fino a prima del divieto, considerata la Sorella dell’Uomo.


giovedì 9 maggio 2013

Il diabolico Papa Francesco

Son felice il Papa qualche giorno fa abbia indicato alle persone di avere il coraggio di andare contro corrente, ma non sono sicuro abbia inteso i versi, tant'è vero che poi, davanti a sala gigantesca piena di suore, in un un momento da possibile profeta della passera, non ha avuto meglio da dire a delle zitelle, se non di comportarsi come mamme, con il rischio di far scoppiare una rivoluzione sessuale vaticana, avendo risvegliato in loro l'istinto materno represso nei secoli, Amen.

venerdì 3 maggio 2013

L'anima dei palloni (per bambini)

Anche i palloni hano un'anima e la sera gradiscono esser  riposti nella loro casetta, all'asciutto e al riparo da interperie di qualunque tipo, seppur senza allontanarsi troppo da campi da gioco.


Altrimenti, nel peggior dei casi, il destino potrebbe farli dormire sulle mattonelle dell'aia, sotto la luce del lampione, a toglier loro il riposo per l'intera notte. Un freddo vento proveniente dalle montagne potrebbe sospingerli, magari cullandoli, per il cortile, impedendo loro di dormire, fino a incastrarli sotto qualche macchina, ben al riparo per il resto della notte, ma sicuri il risveglio sarà doloroso, con la lamiera a schicciare la loro plastica o il cuoio.
Il vento potrebbe altrimenti turbare i loro sogni, fatti di slanci nell'aria, con e senza effetto, ruzzolandoli per il cortile, fino all'erba umida nel giardino durante la notte. Fortunati potrebbero fermarsi proprio sotto un cespuglio, accanto a un bel fiore, ma pur sempre a rischio una nuova folata d'aria sopraggiunga a svegliar nuovamente il sacro riposo.
L'umidità dell'erba potrebbe poi rovimanarli, sbiancando il loro colore quando di plastica, creando smagliature se di cuoio, provocando loro reumatismi nella vecchiaia e accorciando la loro esistenza, quindi la possibilità di render felici i bimbi più piccini.

In fondo, questo loro cercano, l'allegria di librasi nell'aria, per la gioia e lo stupore dei fanciulli e meglio lo san fare, solo quando con amore li san trattare e con dolcezza vengon messi a riposare.

giovedì 2 maggio 2013

La saggezza cinese e quella della nonna

Il Bluetooth è yang il Wi-FI è yin (clicca l'immagine per ingrandirla)

Da un pò di tempo ormai, pratico Tai chi, ii kung o qi gong e inizio a familiare con il concetto di yin e yang, per scoprire come le antiche intuizioni dei saggi taoisti, in realtà somiglino moltissimo a quelle dei nostri nonni, probabilmente perché entrambi vivevano più a contatto con la natura.
C'è, in generale, nei tempi odierni da perdere la testa, una tendenza ad appiattire le differenze tra uomo e donna, rispetto a quanto inteso dai nostri avi.
Quand'ero piccolo,  per esempio, il salame lo mangiavano gli uomini e pure fumare il tabacco era considerata una cosa da maschi, mentre i dolci erano cose da femminucce. Oggi qualsiasi donna con questi vizzi potrebbe accusarti di maschilissimo nel sostenere cose di questo tipo, ma se poi le analizzi anche dal punto di vista energetico taoista, il risultato non cambia.
La carne rossa è molto yang (maschile, potenza),  così come il tabacco (yang, caldo, secca la pelle). Sono elementi "pericolosi", perché yang estremi, sbilanciati, ma danno molti più problemi, come nervosismo, rigidità e irritabilità alle donne, che hanno una natura composta prevalentemente da un'energia yin (femminile, amorevole). Alcune donne con questi vizi, per bilanciale tutta quell'energia yang assunta, finiscono poi per bere molto alcol (molto yin, per il suo essere liquido), correndo pure il rischio di diventare alcolizzate.  Per la serie, al maschio, un pò di proteine animali possono far comodo.
D'altro canto, i dolci, guarda caso preparati dalle donne, sono molto yin e danno più problemi ai maschi se esagerano nel consumarli, fino a toglier loro della forza, rispetto alle donne.
La marijuana, invece, per fare un esempio differente, intesa come fiori della pianta femmina, quelli con principio farmacologico, è yin (femminile), ma a differenza delle sostanza riportate sopra, è equilibrata. E’ pertanto preferibile al consumo della donna, ma in caso di necessità (diminuzioni di yin) è del tutto adatta al maschio.
Morale della favola, le donne e gli uomini non sono proprio uguali, anche se non sono poi così diversi, così come lo yin e lo yang.