martedì 18 novembre 2014

Il Leone di Pontoglio è tornato a ruggire


Quest'estate lessi un bel libro titolato Pontoglio nella Storia, di Gino Giudici, che pochi in paese (circa 7.000 anime) conoscono, ma molto bello. Da quando l'ho letto a ogni passo trovo il paese molto più interessante. Nella biblioteca del paese non si trova, ma c'è in quella di Palazzolo sull'Oglio, il paese accanto, verso Nord seguendo il corso del fiume fino alle Alpi.  Fortunatamente, però, questa sera l'ho trovato nella versione digitale sul sito dei Beni Culturali Lombardi.

Pontoglio, in provincia di Brescia, ha come simbolo un leone e un suo castello oggi poco riconoscibile, se non nella torre riportata alla luce qualche anno fa. Era un castello fatto con le pietre del fiume Oglio, abitato solo dalla famiglia al comando del periodo, e serviva da difesa per la popolazione che si ritirava per proteggersi da predoni, dagli eserciti di Bergamo, Cremona e Piacenza, a seconda dell'epoca, amici o nemici.
Ogni piccolo paese della zona ha un piccolo castello o una rocca, ma quella di Pontoglio era particolare perchè era su un cucuzzolo con vista sulla fertile pianura padana. Era considerato l'Alfiere della Valle dell'Oglio, perchè proprio a Pontoglio termina la valle e inizia la pianura. Questa caratteristica l'ha reso un posto famoso fin dal neolitico, quando la strada pedemontana passava proprio da qui, perchè era il primo paese dove il fiume poteva esser guadato, magari con delle merci, senza dover scendere e risalire le rive ripide tipiche della Valle.
Abbiamo sopportato e ci siamo dovuti difendere da tutti i vicini, ma anche da spagnoli e francesi, e il paese ha sempre regito unendosi in modo incredibile e mostrando un carattere che ha portato, sotto il dominio veneto, Venezia a donargli come simbolo quello del Leone.
Fonte www.comune.pontoglio.bs.it

Ebbene, in questi giorni ho sentito il Leone di Pontoglio tornare a ruggire e un paio di buone notizie sono giunte fino alle mie orecchie. Da Alfiere della Valle dell'Oglio, di questo passo, Pontoglio si ritroverà, esagerando, a essere l'Alfiere dell'ecologia a livello Nazionale.
La prima notizia è che Pontoglio è divenuto uno dei comuni "ricicloni" grazie alla raccolta differenziata partità quattro mesi fa. La raccolta è passata dal 31.5% (era vergognosamente la più bassa tra i paesi circostanti) all'77,5%. A far scattare la molla la notizia rilasciata dal giovane sindaco Seghezzi Alessandro (Pontoglio per le Libertà), sulla predisposizione a partire dal 2015 di una nuova tariffazione sull'indifferenziato, in base ai reali livelli di consumo, per premiare i cittadini più virtuosi.

Non contenta, l'amministrazione ha voluto mostrare un nuovo segno di sensibilità ecologica-economica e d'amare il progresso,  partendo con un programma di coversione a LED dell'illuminazione pubblica (fonte, voci di paese e su facebook QuiPalazzolo). Luci meno fastidiose, per una miglior visuale e risparmio economico. Due piccioni con una fava!
Attualmente i punti luce sono 1082, di cui 280 del Comune e il restante di proprietà della società Enel Sole. Il consumo annuo è 518.507 kwh, mentre dopo la programmata  acquisizione di tutti i punti luce da parte del Comune e la conversione a LED, sarà di 175.000 kwh, con un risparmio del 60%.
Terminata l'opera nel 2016, il costo di 600.000 euro non graverà sulle casse comunali e sarà finanziato con il risparmio energetico-economico realizzato.

Per me è un sogno che si realizza, anche perchè sono tanti anni che vado in giro a raccontare, a  volte anche a politici di sinistra o della lega, di Pontoglio, Palazzolo o Chiari, di questi contratti che permettono di tagliare i costi energetici dell'Amministrazione Pubblica. Lo stesso discorso si potrebbe fare cambiando le caldaie, mettendo pannelli solari e isolanti negli edifici comunali, scuole e palestre, e passando a automezzi ecologici.

Per questo suggerisco di pensare d'entrare a far parte dell'Associazione dei Comuni Virtuosi.





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