lunedì 25 luglio 2016

Risoluzione problemi audio collegando Mubuntu server su Raspberry 3 a stero HI-FI

Ho installato Ubuntu server con interfaccia grafica Mubuntu  su Rasberry 3, tutto all'ultima versione 16, e  il sistema gira stabilmente. A differenza di Rasbian, il sistema operativo di default su Raspberry, anche in caso di spegnimento accidentale il sistema operativo riparte. Con Rasbian, invece, spesso dovevo reinstallare da capo il sistema operativo.

Ubuntu server si carica velocemente all'accensione e si spegne altrettanto velocemente.
Ho quindi collegato un cavo jack al Rasberry per amplificare il suono attraverso uno stereo hi-fi, nell'ottica di farne una console musicale, ma non riuscivo a sentire l'audio.

Con un video collegato al Rasberry l'output del segnale audio passa attraverso la presa HDMI. Se  volete cambiare l'output del segnale sul jack, come in esempio inverso suggerito qui, dovete digitare nel terminale il seguente comando:

amixer cset numid=3 1

L'ultimo numero, l'1, indica appunto il jack, mentre se volete reimpostarlo su HDMI per sentire l'audio dal video dovete mettere il numero 2 a fine comando.

Fatto ciò, risultava possibile musica attraverso i player come VLC, ma ascoltando musica in streaming via internet (per esempio, nei video di You Tube) dal browser Firefox, installato di default sulla distribuzione, non si sentiva altro che un fruscio di bit distorti molto fastidioso. Ho quindi navigato alla ricerca di soluzioni nei forum, installato il programma Pulse Audio Manager, per vedere di gestire l'output graficamente in modo più approfondito, ma non è servito a niente. Il problema era Firefox.

Ho quindi installato il browser Midori con il comando

sudo apt-get install midori --yes

e senza dover installare plugin aggiuntivi come Flash, posso ascoltare la musica anche via internet, attraverso You Tube, Mix Cloud o altri servizi.







venerdì 22 luglio 2016

Dacci oggi il nostro pane per domani


Cresciuti con il catechismo cattolico e il suo Padre Nostro, fin da piccoli in Italia ci si abitua al concetto del pane quotidiano, e spesso si fa fatica a guardare un pò più avanti. Succede quindi che la gente ripete come un mantra: "Non c'è futuro". Certo che non c'è, perché non si è abituati a vederlo.

Leggendo i vangeli apocrifi, invece, si scopre come per i primi cristiani la questione era un poco differente. Il Vangelo dei Nazarei (I Vangeli apocrifi, Giulio Einaudi Editore), per esempio, riporta al punto 13: "Nel Vangelo ebraico secondo Matteo si ha: Dacci oggi il nostro pane per domani, cioè: Dacci oggi il pane che ci darai nel tuo Regno."

Si punta, insomma a guardare un pò più in là, attivare la corteccia prefrontale per vedere il futuro, immaginarlo in quel che si mangerà nei pasti del giorno seguente. Per vedere il futuro, bisogna fermarsi un attimo e allinearsi tra il passato e il presente. Quando poi riesci a realizzare perfettamente il futuro come
l'avevi immaginato, si compie il Regno di Dio.

Ed è una vita più cristiana.