martedì 16 settembre 2014

Il proibizionismo è incostituzionale

L'articolo 3 della Costituzione recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
La pari dignità dov'è se il drogato o il consumatore di canapa è etichettato come un delinquente dalle leggi? Non ci deve esser, poi, distinzione di religione, ma per i RasTa la canapa è sacramento illegale.
La Repubblica deve quindi rimuovere gli ostacoli economici e sociali, come il proibizionismo (messo dalla Repubblica contro i propri compiti), che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona, a partire dal libero arbitrio, e la partecipazione alla vita pubblica, come succede a causa della stigmatizzazione.

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