lunedì 23 aprile 2018

Salmo 95 (96) - Inno al re universale

  
Cantate al Signore un canto nuovo, 
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria, 
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode, 
terribile sopra tutti gli dei.

Tutti gli dei dei popoli sono un nulla, 
il Signore invece ha fatto i cieli.

Haile Selassie I
Maestà e onore sono davanti a lui, 
forza e splendore nel suo santuario.

Date al Signore, o famiglie dei popoli, 
date al Signore gloria e potenza,

date al Signore la gloria del suo nome. 
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,

prostratevi al Signore nel suo atrio santo. 
Tremi davanti a lui tutta la terra.

Dite tra le genti: “Il Signore regna!”.
È stabile il mondo, non potrà vacillare! 
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra, 
risuoni il mare e quanto racchiude;

sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta

davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra; 
giudicherà il mondo con giustizia 
e nella sua fedeltà i popoli.



domenica 8 aprile 2018

Il vero Segno della Croce

In occasione della Pasqua ortodossa, a poco dal mio primo approccio con le lingue etiopi (abbiate clemenza!), ecco a voi il vero segno della croce, l'unica cosa che finora sono riuscito a imparare. Perché se il naso da clown è la più piccola maschera percettibile, il segno della croce è la preghiera più piccola che Dio può sentire. 

Una delle tante belle croci etiopi
Non ci crederai, quindi, ma per duemila anni i cristiani occidentali hanno ripetuto all'infinito il segno della croce in modo errato, o, meglio, per il politicamente corretto, diverso dall'origine.
Eppure il segno della croce è il sacramento più importante della Chiesa, che ricorda la sofferenza e la morte del nostro salvatore Gesù Cristo.

E in effetti, sono sicuro che pure tu ti sei posto il quesito, sul come mai lo Spirito Santo sia nominato poggiando la mano a sinistra e anche a destra. Qualcosa non quadra. Anzi, forse meglio dire che le cose sono state messe soqquadro.

In buona o cattiva fede, è stato perso un pezzo dell'usanza cristiana primitiva. In amarico, infatti, il segno della croce recita: "In nome del Padre, il Figlio e Spirito Santo, Dio unico". Idem, andando a vedere come pronunciato in Ge'ez, la lingua liturgica della Chiesa Ortodossa Unitaria d'Etiopia, che si può dire stia all'Amarico, come il latino sta all'italiano.
Il segno si compie con la mano destra, con l'indice diritto e il medio piegato a forma di croce. Si mette l'indice al centro della fronte e si pronuncia "Be seme Ab" (traduzione, In nome del Padre), si discende al figlio sulla Terra, dal Paradiso, toccando il centro del petto e dicendo "We Weld" (e del figlio), si tocca il lato sinistro dicendo "We Menfes Qeddus" (e lo Spirito Santo), per poi toccare la parte destra alle parole "Ahadu Amlak" (One God, Dio unico).

Si raccolgono quindi le mani a dire Amien, che significa "in verità".





 

martedì 3 aprile 2018

Chi s'ama l'intende


L'anno scorso, a maggio, io e gli altri 143.999 RastafarI delle Dodici Tribù d'Israele siamo riusciti ad unirci nel corpo di un solo uomo ed è caduta Babilonia.

Grazie alla tecnologia c'è la globalizzazione, che in termini mistici significa il ritorno all'Uno per l'umanità. Un Mondo globale che non può più essere governato con forme di Governo come quelle cui eravamo abituati nelle varie Nazioni durante '900.  L'unico modo per governare la globalizzazione è la Teocrazia, e noi Rastafari siamo il nuovo ordine mondiale, in quanto Sacerdoti e Re del Regno di Dio, e capi sociali terreni.

Benedizioni e amore Rasta, l'amore superiore!