giovedì 28 agosto 2014

Antropocentrico Vs teocentrico


L'Imperatore d'Etiopia Haile Selessiè sconfisse Mussolini, quando quest'ultimo tentò di conquistare la sua pacifica nazione. Per chi vede in Rastafari una figura divina, quella è stata la vittoria della seconda venuta di Cristo sul Diavolo, del bene sul male.

Nella fotografia a seguire Mussolini antropocetricamente da l'impressione di sentirsi al centro del mondo e pure di volerlo comandare.  Per farlo ci mette la sua fisicità, ma per reggere la pressione rinuncia allo spirito, all'anima, che scappa  per l'innaturalazza dell'atto. Si tratta di un atteggiamento che nasce dalla paura per la morte, esorcizzata con le morti altrui, d'uomini e animali, e che porta all'imbruttimento per le abitudini che innesca. 
Nella figura accanto, Rastafari (in questa foto sembra proprio Cristo), difensore della fede, è invece passivamente abbandonato nella realtà, si siede comodo, si lascia affondare profondamente e circondare da ciò che gli sta attorno. Come risultato, Rastafari ha un aria sanissima, colma di vita e alla fine vince, come nelle arti marziali in morbido vince sul duro, il femminile sul maschile, lo Yin sullo Yang per chi mastica la Cina. 
Mussolini e Rastafari Haile Selassié con la Stella di David sul petto.
Rastafari, oltre a infliggere la prima sconfitta al fascismo, con la purezza dei suoi atti vinse pure in nazismo. Nel 1940, infatti, proprio non appena Hitler si fece compagno di merende di Mussolini, il Leone di Giuda si  alleò come uomo di pace con l'Inghilterra, come narrato in questo video in inglese.

Per chi crede nella natura divina di Selassiè, questo documentario di stampo giornalistico, non Rastafariano, offre anche la possibilità di ascoltare la voce di Sua Maestà. In particolare, all'incirca ai minuti 29-30, è possibile sentirlo nel suo discorso alla Lega delle Nazioni, zittiti i fischi fascisti. Ebbene, come nella citazione biblica tratta dall'Apocalisse di Giovanni, Visione Introduttiva [14,15], oltre ai capelli come lana candida e il color della pelle bronzeo, la sua voce è simile al "fragore di grandi acque".

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