Sabato 23 febbraio Berlusconi ha interrotto il silenzio elettorale, intervenendo alla conferenza stampa del Milan e scagliandosi contro giudici e magistrati. Questa la notizia data dai mass media, ma la cosa strana è stata che anzichè parlare di politica, visto l'occasione ladra di farlo sfruttando una situazione impropria, si sia gettato a occhi bassi a parlar male dei magistrati.
I casi sono due, o Berlusconi è una persona sensibile e sentiva i giudici l'avrebbero chiamato a rispondere da li a poco, oppure lui sapeva, in qualche modo, che nel giro di qualche giorno i magistrati gli avrebbero mandato una letterina per il gravissimo caso De Gregorio.
La prima ipotesi è da scartare a priori perchè Silvio non ha mai dato segno di sensibilità. La seconda è invece preoccupante perchè lui certe cose non dovrebbe saperle in anticipo e se così fosse vuol dire che esistono degli apparati corrotti che permetto al macrabo vampiro di Arcore di potersi portare avanti con l'opione pubblica, intevenedo parlando male dei giudici già una settimana prima lui sia chiamato a rispondere dei fatti.
Così facendo prepara il terreno fertile per la sua protesta giudiziaria, portando parte dell'opinione pubblica dalla sua parte, già prima l'inizio dell'inchiesta, per poi continuare con i suoi fidi Gaspare Gasparri e Alfa Alfano a proclamare l'immoralità della magistratura.
BECCATO, questa volta però non la passi franca tanto facilmente.
giovedì 28 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
Che fine hanno fatto gli Hippy?
Per
favore, Hippy, tornate .. anche in Italia .. qui non se ne può più della
mancanza di una cultura alternativa, della criminalizzazione della musica
fantastica e delle piante innocenti.
Se sei una persona nata negli
anni '70, poi, eri bambino quando bastava uscire nella piazza e vedere qualche
cappellone simpatico e sorridente, o andare lungo il fiume e trovare numerose
persone dai vestiti colorati, a un pic-nic con una chitarra in mano.
All'improvviso,
poi, passati quei sei - sette anni, sono arrivati gli anni '80, con tutto il loro buio, distruggendo la cultura alternativa. Tutti
si sono messi a lavorare come caproni, per finire nella crisi economica più
profonda, dovuta alla mancanza di libertà.
Io
non chiedo tanto, ma almeno una via di mezzo tra la libertà degli anni '70 e la
prigione degli '80- 2000, una strada, dove si guarda alla persona, alla
società, all'ambiente e all'economia, non solo ai soldi e la carriera, vivendo
nelle bugie.
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