venerdì 5 settembre 2014

Cambia il vento .. soffia, soffia!

Pure in Italia cambia il vento e oggi i giornali titolano "Si alla marijuana di Stato per uso terapeutico". Finalmente la ministra alla Salute Lorenzin e quella alla difesa Pinotti hanno dato il via "libera" alla canapa per uso terapeutico, che sarà coltivata e prodotta dallo Stabilimento Chimico Militare di Firenze, riporta il Fatto Quotidiano online.

Ok, hanno vinto gli alternativi e l'esercito ha messo i fiori nei cannoni.
Finalmente un uso intelligente dei militari, ma mi sorge comunque un dubbio: non potevano usare quella del Dottor Grassi coltivata all'istituto di Culture Sperimentali di Rovigo e che ogni anno viene bruciata a chili, anziché dover aspettare il raccolto del 2015? Una cosa che stando alle leggi sarebbe potuta cominciare 4-5 anni fa, risparmiando le sofferenze a moltissime persone.

In realtà sembra la scelta sia stata dettata principalmente dal voler dare un senso di sicurezza al contrario per i cittadini. Come dire, la cannabis è al sicuro, la custodiranno i militari e nemmeno un granello di resina di 22 micron uscirà dalla caserma-camera iperbarica dei militari, se non dopo esser stata filtrata prima dai peli del naso e successivamente dall'organismo dei militari dediti alla cura delle piante e di quelli del laboratorio che la tratteranno per renderla una medicina a tutti gli effetti, con sterilizzazione e altre diavolerie, per poi rilasciata al resto dell'umanità, finalmente libera sotto forma di escrementi del naso e dell'orecchie, di sudore, pipì e  pupù.

Stia tranquilla la popolazione e non sia allarmata da studi come quello svedese svolto dal Karolinska Institute e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiologysvolto, secondo il quale anche un solo bicchiere al giorno di vino o un goccio di liquore aumentano la probabilità di contrarre infarto, ictus, demenza e Alzheimer. Sarà che pure i politici finora non hanno rinunciato al loro bicchiere di vino italico prima di legiferare e la demenza li ha già colpiti in mal modo. Solo così si spiega l'andazzo! O forse sarà che non vogliono scontentare tutti i produttori di vino e il loro l'export del dolore, o i preti con i quali si sono ormai ammanicati e che han fatto del sorseggiare il fermentato il loro credo insano che mette in croce.

Ma come si a pensare che qualcosa di così tanto fermentato possa essere sano per l'organismo?
Qualsiasi stomaco sensibile lo rifiuterebbe. Il punto è che se nemmeno lo stomaco è sensibile, figuriamo il resto. Se vogliamo metterla sul mero piano economico, quanti soldi potrebbe risparmiare la Sanità se si riuscisse a far perdere questa pessima abitudine agli italiani? Come sarebbe l'umore della nazione?

Aggiungiamo che la canapa può essere usata in medicina per una quasi tutte le patologie, nelle più lievi in in minori dosaggi rispetto a quelle più gravi e invalidanti per le quali è previsto sarà coltivata la cannabis a Firenze: sclerosi multipla, il glaucoma, l'HIV e i dolori oncologici.
Quanta salute risparmiata e quanti altri soldi? Cosa devono fare gli altri pazienti? Andare a leccare i militari che escono dal lavoro dopo aver passato diverse ore a contatto con la cannabis?

E quanto tempo dovrà ancora passare, come cantava Bob Dylan in Blowing in the Wind, prima che un uomo possa esser libero ... libero di coltivare e di non sentire frasi come quella della ministra Lorenzin, che ha parlato di nessuna apertura alla legalizzazione per non trasmettere messaggi erronei come quello che un ragazzo possa starsene tranquillo a fumare uno spinello, comparandolo all'uso di alcol e tabacco che non sono per niente benefici. Se parliamo di minorenni in salute passi, ma con quell'arroganza il governa vieta pure alle persone bisognose per motivi salute non invalidanti e a tutti gli adulti coscienti di potersi fumare, vaporizzare o mangiare, anche per uso ludico (la giocosità è vita), parte del Creato, in santa pace.

Sono cose, certo, che non capisce chi è sempre in botta di caffeina, nicotina, cocaina o in demenza alcolica, a impedire la sensibilità di affiorare, sopratutto se non è mai stato sfiorato dalla canapa.

Piano piano, però, tranquilli, qualche sentore, qualche odore o qualche particella da meno di 22 micron di cannabinoidi uscirà dalla caserma militare, per sensibilizzare qualche passante, che rincasando senza ansia, felice, sorriderà al marito o alla moglie, per poi contagiare il vicino, il quartiere, la città di Firenze, la Toscana e l'Italia l'intera. One Love!




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