mercoledì 6 novembre 2013

Dio li fa e poi li accoppia. Sapete come?

A catechismo vi hanno detto che Dio è Padre, maschio, mentre frequentando il corso di attiviste comuniste che Dio è Madre, femmina.

In realtà, salvo rari casi di scissione volti a accoppiamenti vari, Dio si manifesta integralmente con l'unione del maschile e del femminile, Alfa e Omega, così come nell'universo il buio (femminile) è unito alla luce (maschile) delle stelle.
Come nell'Universo, l'energia femminile è maggiore di quella maschile, così l'anima di Dio è  femmina, scaldata e mossa dal suo motore, maschio, timoniere e manifesto sotto forma di un vestito lucente.

Quando Dio vede sulla Terra un ragazzo e una ragazza intenti a cercar di vivere secondo la sua idea, s'intenerisce e succede, per esempio, la sua parte femmile faccia una "scappatella", si stacchi dal proprio vestito e voli velocissima in solitaria fin sopra il fortunato, calando su di lui un incredibile raggio di luce blu, positivamente energetica, perchè l'uomo possa manifestare il proprio lato femminile, a completarlo, e avvicinarlo a una donna.
Tutto ciò fa però letteralmente ingelosire la parte maschile di Dio, che appena se ne accorge, a tutta velocità corre a richiamare a se la propria anima, invitandola a riunirsi a lui. A quel punto il timone passa nuovamente nelle mani del vestito maschile, lui riparte a tutta velocità e lei, appena terminata la sua opera, non può che seguirlo.
Strada fecendo, però, Dio vede sulla Terra una donna che fa al caso giusto per il maschio plasmato da Omega e Alfa, il vestito, per l'occasione si stacca e vola fino alla predestinata per accarezzarla, sfiorandola tutta, leggermente, con la propria luce. Questo permette alla donna d'acquisire energia maschile, per compleatrla a sua volta e avvicinarla al maschio scelto. Alfa deve però fare attenzione a non far nemmeno un giro di luce in più attorno alla prescelta, altrimenti Omega s'ingelogisce a sua volta e inizia, da lassù, a sbuffare per richiamarlo a se.
 
Morale della favola, pensare Dio sia maschio porta la società terrestre umana a vivere nel timore del buio, piantando lampioni della luce ovunque, per un inquinamento luminoso. L'uomo guida la società, ma senza anima, portando all'apocalisse della disumanizzazione. L'idea sia esclusivamente femmina lancia invece la donna a timoniere della società, ma poi si va finire di brancolare nel buio. In entrambi i casi i disastri di coppia sono assicurati e è impossibile vivere a pieno al propria esistenza.
Concependo Dio, o l'Universo per gli atei, così come la propria esistenza, come l'unione dei reciprochi, tutto invece quadra. A questo punto, fare l'amore diventa una maniera di unirsi a Dio (è così che Dio li fa!) o all'Universo, per scoprirne il Mistero, ma questo è vero solo se è una coppia formata da Cielo, altrimenti è solo un rompersi le scatole a vicenda.
 





giovedì 8 agosto 2013

Addio al proibizionismo

Finalmente anche l'Italia si accinge a scordare il proibizionismo della cannabis e ad iniziare la transizione verso la sua legalità, che innescherà salute pubblica e tutta una serie di trasformazioni ecologiche in grado di rendere questo pianeta un Eden.

L'aria è cambiata, pure Giovanardi si è aperto alla possiblità di legaliazzare una pianta sul balcone, e la proibizione non sta più in piedi.
Finalmente, per esempio, e mi piace credere che i post precedenti su Dio e la cannabis siano serviti a qualcosa, la scorsa settimana un rabbino israeliano ha definito Koscher la terapia con la marijuana. Kosher significa adatto e nella religione ebraica è posto sugli alimenti preparati secondo le regole alimentari ebraiche per poter esser mangiati dai religiosi.

Ecco come in Israele preparano la cura per migliaia di pazienti. Fonte immagine http://www.timesofisrael.com.
A questo punto allora, voglio smontare un altro pezzo del proibizionismo, il quale, fin dalle sue origini sostiene come la marijuana sia in grado di far perdere la memoria a breve termine. In realtà si tratta d'interrompere e non di perdere la memoria di lavoro o a breve termine, il che significa, per esempio, due persone stiano giocando a ping pong sotto effetto della marijuana, scherzandoci sopra, possano continuamente scordare il punteggio parziale della partita:

A: Quanto siamo?
B: Quanto siamo cosa? Buoni?

A: Il punteggio?
B: Ah! 10 a 3.
A: Tre civette su comò.
B: Hah hah. Ecco mi hai distratto. Quanto ho detto che stiamo?
A: 10 a 3?
B: Si 10 a 3 .. tocca te o me battere?
A: Bho, non ricordo. Fammi pensare ..
B: Ho iniziato io, 4 a 1, 8 a 2 battevi te, ora tocca me. Ok?
A: Ok, passa la pallina che batto!

L'interruzione della memoria breve non è definitiva e riguarda solo il periodo sotto l'effetto della cannabis. I consumatori ludici la conosco bene e per loro è giustamente solo uno stimolo in più alla risata.
Questa caratteristica della cannabis è quindi positiva nell'uso ludico perchè stimola il salure sorriso, ma soprattutto perché nell'uso medico è utile per staccare la mente del malato che, per esempio, si è fissata sullo stato di dolore, facendolo distrarre con il resto della vita, come da colori e profumi. Il paziente inizia così a pensare a qualcosa di diverso dalla malattia, innescando la guarigione.

Di questa cosa ne parlo in modo più articolato in un libro che ho scritto e attualmente in stato di valutazione da parte di un editore (al limite farò un'ebook) e in un prossimo articolo sul numero di settembre di Soft Secrets.




 

martedì 23 luglio 2013

Solare come il Perù

Il Perù sta provvedendo all'installazione di pannelli solari fotovoltaici per fornire energia elettrica gratis a due milioni di persone povere, non ancora collegate alla rete elettrica, e sostituire le costose e malsane lampade a olio.
Il National Photovoltaic Household Electrification Program è partito con l'installazione dei primi 1.601 pannelli nella regione di Cajamarca e prevede di fornire energia elettrica al 95% del Perù entro il 2016, offrendo così anche grandi possibilità agli installatori di pannelli solari domestici.
(Fonte: Inhabitat.com, una mia buona notizia di Cacao)

mercoledì 17 luglio 2013

Vorrei sollevare una questione (forse c'è bisogno di metterla sul religioso per farsi capire)

Mettiamo una persona sia RasTa, nel senso che si è interessato a Ras Tafari Hailé Selassié e, scorrendo testi e immagini, è veramente stato colpito dalla luce di quest'uomo, nominato, appunto, Luce della Luce, Potere della Trinità, Leone della Tribù di Giuda, etc., etc. etc.. A questo punto, la cosa non è reversibile e non può che seguire la benevola luce di Selassié.

Ras Tafari Hailé Sellasié
Mettiamo pure il caso, veramente, come dicono i fedeli RasTa, assumendo marijuana (alias cannabis o canapa) questa persona senta più vicino la figura del profeta a mantenere viva questa luce, ma malauguratamente, il credente si ritrovi a vivere tra le leggi italiane, come la Berlusconi-Fini-Giovanardi, che praticamente inibiscono anticostituzionalmente la libertà di culto. E qui i casi  sono due, o una fracca di gente che fuma la marijuana ha avuto un'allucinazione collettiva uguale per tutti, in diversi periodi di tempo (la religione RasTa è del 1930), il che è molto strano e darebbe ragione alle teorie di Giovanardi e del Presidente del Dipartimento Antidroga, Serpelloni, sulla pericolosità di questa erbe verde, o quell'uomo aveva veramente qualcosa di speciale.

Eppure, con la canapa, il fedele sente di poter riuscire ad esser buono, laborioso e sensibile come Selassié e finalmente sentirsi circondato dalla luce e dal senso della vita, ma la legge lo istiga a delinquere, concedendogli di poter consumare, ma scordandosi di indicare dove acquistare.

Con queste leggi, trovare pure un lavoro dove, in caso di bisogno, gli siano concesse tre vaporizzate di cannabis al giorno, salvo, ovviamente, il datore non abbia la stessa credenza, diventa quasi impossibile, e il fedele, quando non pratica mestieri a rischio d'incidente, se gli va bene, potrebbe ritrovarsi a professare la propria credenza di nascosto, come in un'epoca passata, uguale a questa.

Per la legge italiana, quest'uomo dovrebbe vivere nelle tenebre (sostanzialmente, in medicina, uno stato di depressione), ma non per le regole divine, fortunatamente a salvarlo, assolvendolo, puntualmente, perchè il fatto non costituisce un peccato, se non piccolissimo, ma dai grandi benefici, come sostengono religiosamente gli induisti.
Lo Stato italiano è quindi a un bivio (il 14 giugno dei deputati di SEL e due del PD, Michela Marzano e Ivan Sclfarotto, hanno presentato alla Camera una proposta per permettere la coltivazione domestica di cannabis): continuare a seguire le leggi del male e l'oscurità, così come ha fatto negli ultimi duemila anni l'umanità, o convertirsi al bene, alla luce e legalizzare la coltivazione cannabis, concedendo finalmente la tanto conclamata libertà di religione?

Ps1: di recente è pure giunto alla ribalta il calciatore Theodor Gabre Sellasié, ceco di origine etiope, terzino del Werder Brema, ha portare attenzione su questo nome.  





giovedì 11 luglio 2013

Non c'è religione senza canapa (proseguendo il post precedente)

Da quando sono stato colpito dalla presenza di Ras Tafari Selassie, l'intuito mi si è spostato su questioni divine e ho bisogno di parlare di teologia e della mia amica Dio.

La settimana scorsa ho sentito la Presidente della Camera Laura Boldrini (nata il 28 aprile come me) esprimersi a difesa delle donne, sostenendo come la loro presenza non sia un mero ornamento per l'uomo. In realtà, è piuttosto vero il contrario, l'uomo, cioè, quale mantello di Dio, è l'ornamento della donna: probabilmente è questo il motivo per il quale sono spesso le mogli a comprare i vestiti ai propri uomini. Le credenze tramandate dai sacerdoti patriarcali, che nei secoli hanno reso il Dio Sole superiore alla Dea Madre Terra, tramutando Dio in un uomo, attecchiscono quindi spesso solo a livello teorico, mentre nella vita certi sintomi sono segno di quanto la natura progredisca secondo i propri istinti.


Ras Tafari Hailé Selassié e la moglie Menem
Sto parlando del Dio cristiano, quello che gli ebrei chiamavano YHWH, tradotto in JAEVH dai Testimono di Geova, JAH per i RasTa, quello che solo durante il cristianesimo primitivo era considerato una donna. Ho accennando la questione alle donne, notando però una tendenza a rifiutare l'idea. Appena riesco a far percepire alle donne la sua vera essenza femminile, per un attimo noto sul loro volto un espressione di comprensione, come se tutto quadrasse, ma subito hanno la tendenza inculcata a tornare sui loro concetti. L'impressione è che non riescano a sopportare un orientamento gioioso alla vita, quale può essere determinato da un sorridente Dio femmina, che implica un allineamento diverso all'asse terrestre, di tipo antiorario, come il moto naturale della Dea Madre Terra. Il perché potrebbe essere determinato da questioni culturali come la sofferenza inculcata quale elemento naturale dalla vita da parte di un ottica patriarcale, dall'alimentazione troppo carnivora (la carne come alimento, per esempio, in medicina cinese è Yang, maschile), la mancanza di canapa, in particolare della pianta femmina e tutti i suoi principi (necessaria, secondo i RasTa, per collegarsi a Dio) o, forse, dal fatto che la comprensione divina più intima derivi da un rapporto interdipendente con i propri aspetti maschili della personalità o di un vero e proprio rapporto d'amore verace con un maschio. La questione è ovviamente reciproca per entrambi i sessi e secondo i RasTa,  un rapporto d'amore tra uomo e donna deve somigliare a quello tra Selassie (esempio per gli umoni RasTa) e sua moglie  la Regina Menen (esempio per le donne RasTa), l'uomo Alfa e la donna Omega. Come sostenuto dall'imperatore etiope, il rapporto deve svolgersi nel rispetto reciproco, tra tradizione e modernità, con tutti gli adeguamenti necessari dell'epoca. Su questo punto, i RasTa sono però spesso accusati d'essere patriarcali, in quanto Selassie, vissuto tra la fine dell'1800, fino agli anni '70, dopo la morte della moglie, dichiarò la compagna gli fosse stata ubbidiente, sebbene dubitasse della propria paternità su uno dei figli.
La domanda che sorge spontane è quindi, se Dio è femmina, allora perchè sceglie maschi come Cristo e Selassie a far da profeti? Forse proprio perchè gli piacciono i maschi, per una questione d'equilibrio, oppure perchè il corpo del maschio (il sole, Yang, la parte bianca del Tao) s'illumina maggiormente e risulta più vibile da chi ha bisogno di una guida da seguire.

Ma cos'è quindi questo Dio? Ateamente potrebbe essere definito semplicemente come un centro energetico di qualità, con aspetti maschili (Yang) e femminili (Yin) bilanciati per la vita in questo universo. Possedendo un anima, questo centro energetico diviene imperfetto e religiosamente un Dio, femminile per la maggior presenza d'energia Yin, come nella donna. Collegandosi al centro energetico, attraverso la cannabis come fanno i RasTa, si ottiene, come cantano le canzoni reggae, il fatto che JAH curi l'anima e il corpo del credente, con la discesa dello Spirito Santo, anch'esso femminile, donato da Dio. L'effetto curativo della cannabis diviene quindi ampliato dal collegamanto a questa energia cosmica, grazie al HIGH, l'effetto, cioè, alto e leggero donato da quest'erba. Allo stesso modo, tutto ciò avveniva anche negli antichi rituali cristiani, dove i  sacerdoti e le sacerdotesse usavano ungersi con unguenti alle erbe, tra cui la canapa, chiamata nella Bibbia con il nome di Canna Odorifera.

La Canna Odorifera, forse a Cristo, in quanto tale, non serviva, ma l'abitudine a ungersi i capelli, come erano soliti fare ai tempi, potrebbe giustificar, come sosteneva Papa Francesco qualche giorno fa, il fatto Gesù fosse sempre collegato a Dio. Non che la figura più evoluta di Selassie, rimasto fedele alla Chiesa Ortodossa Etiope, fumasse l'erba. La questione è legata solo alla religione RasTafari, per la salute dei comuni mortali e per facilitare l'avvento del mondo nuovo, quello del dopo 21 dicembre 2012, creato da Selassie, con i suoi gesti e le sue parole, il Regno di Dio eterno sulla Terra.

Dio è femmina, ma non che non esistano divinità maschili, da Buddha a Shiva, ma anche in questi casi, potrebbero esser giunte storpiate fino ai giorni nostri e aver avuto originaiamente le tette. Shiva è l'altissimo, intento nella Danza dell'Universo, e come nel caso di Budda non è rappresentato con la barba. Entrambe le divinità, come nel caso di JAH, nascono da rituali cannabici (Budda, narra la leggenda, s'illuminò dopo aver mangiato per anni solo semi di canapa, mentre Shiva, secondo gli Indù, vive nella pianta di canapa) e nelle loro rappresentazioni sono comunque valorizzati gli aspetti femminili della personalità, ritenuti in Oriente, fondamentali per mantenere l'armonia con la Madre Terra.

mercoledì 26 giugno 2013

Dio è femmina ... e che femmina!

Qualcosa di simile al velo divino
Dio non ha la barba e nemmeno i baffi.
Proseguendo il discorso dei post precedenti, l'Universo è composto, rifacendoci al taoismo, da energia maschile yang (la luce) e femminile yin (l'ombra). L'energia yin del buio è praticamente ovunque nello spazio, quella maggiormente presente, quindi quale forma volete abbia Dio se non quella di una donna, bella sinuosa come i pianeti. Ovviamente non è una persona in carne e ossa, ma la sua presenza si manifesta come come un oglomerato energetico. Non esistendo, però, il puro yang, se non nella nascita, e il puro yin, in forma differente dalla morte, Dio deve quindi necessariamente avere anche una componente maschile. Per identificarla, pongo una domanda: se tu fossi Dio, in una forma energetica femminile a spasso nel freddo universo, cosa potrebbe mancarti? La risposta è un velo che ti scaldi. Niente a che vedere con il burga, quant'altro, non spaventatevi, ma semplicemente un accorgimento dettato dal buon senso, portato con disinvoltura e grazia divina. Nel caso di Dio, il velo è composto d'energia luminosa (maschile, yang) che oltre a dar risalto alle forme divine, rendendole visibili, scalda la suprema che ha creato la donna a sua immagine e somiglianza, così come il Sole (maschio, energia yang) illumina e rende visibile la luna (energia femmina yin) e scalda la Terra (yin, femminile). Allo stesso modo, il significato terreno del velo divino non ha niente a che vedere con imposizioni varie e regole di vestiario per le donne o gli uomini, ma rappresenta l'uomo che scalda la donna, accendendo in lei una luce che la rende visibile, come il Sole fa con la Luna e la Terra.

Per gli atei, invece, la matriarcalità di fondo riscontrambile nell'Universo, quindi maggior importanza dell'amorevole energia femminile yin, si manifesta semplicemente con la presenza sulla Terra di un maggior numero di femmine rispetto ai maschi.

Quando tutto questo non è compreso, da laici e religiosi, come nel corso della storia è successo, il mondo si tramuta in qualcosa di patriarcale e l'uomo, per esempio, impone ingiustamente il velo alla donna, in Paesi che originamente avevano forse meglio intuito l'essenza femminile di Dio, ma che poi si sono convertiti al potere del maschio. Allo stesso modo, anche l'inquinamento lumino può essere definito una colpa della visione maschiliesta del mondo, perchè il patriarcato, non solo ha messo i baffi e la barba a Dio, ma ha portato ad accenedere troppe luci, per la volontà di rendere l'energia maschile (luce, yang) maggiore dei quella femminile (yin), anche se si tratta di un'obiettivo irrealizzabile.

Allo stesso modo, il proibizionismo delle piante come la cannabis, detta anche canapa o marijuana,  sono segno del patriarcato, che mette al bando in modo particolare i fiori della pianta femmina, come nel caso di Dio, colmi di principi medicamentosi.



 

venerdì 21 giugno 2013

Come salvare le donne

Quando ero un ragazzino studente delle superiori (primi anni '90), lo studio, i viaggi e altre circostanze, erano per lo più ad appannaggio dei maschi.

Nella mia classe di ragionieri programmatori, però, c'erano diverse ragazze che amano studiare e lo mostravano. I voti migliori li pigliavano loro, anche se all'esame di maturità mostrarono una minore elasticità mentale di fronte a quesiti posti in mondo diverso dai professori della commissione esterna, e i voti più alti li ottenerò i maschi. Questo fu un dato di fatto relativo a quella classe e non voglio portare a delle conclusioni generalizzate.
A quesi tempi mi inteneriva questa volontà d'emancipazione da parte delle mie compagne di classe e ad un certo punto, anziché far muro come solitamente fanno i maschi, decisi di dargli una mano, di lasciar loro dello spazio. In quel momento, però, sentii crearsi una voragine tra me e loro e un'infinità di donne a buttarli a capofitto in quello che voleva essere un semplice spiraglio di luce. Fu così che, come ad un passaggio di un'onda anomala, fui costretto a farmi da parte, per lasciar spazio quest''energia femminile che giunse di soprassalto.
 "Ma come", mi dissi, "volevo darvi una mano e vi siete prese il braccio", mi avete scostato, messo  in un angolo e invaso la società senza guardare in faccia nessuno. Di recente, però, c'è allarme sulla violenza contro le donne e, a livello mondiale, una donna su tre ha subito qualche tipo di violenza da parte di un uomo, generalmente proveniente dal partner. Ora non conosco le statistiche e la questione sicuramente non riguarda i soli ultimi 10-20 o 30 anni, anzi, ma  la crescente sensibilità umana, fan si che questo fenomeno sia giustamente sempre più preoccupante.


Di mezzo ci sono le questioni religiose, culturali, e l'allontanamento dalla natura generato dalla vita nelle città, dall'inquinamento e dall'alimentazione sempre più artificiale.
A livello religioso, per esempio, nell'Occidente, analizzando la Bibbia d'origini ebraica, il maschio è "primo tra pari", ma questa cosa, basta dare un'occhiata in internet, alla donna moderna non va giù e partono le accuse di maschilismo.
Il problema si pone per il maschio, però, se la donna moderna vuole essere "prima tra i pari", un concetto che l'uomo moderno, con il suo DNA, non può comprendere, perché così si è evoluto e un cambiamento del genere non avviene in una generazione.
Bisogna quindi provare fare un salto indietro del tempo ancora più lungo, e analizzare la questione dal punto di vista pagano. In questi termini, l'errore della donna moderna (ho provato ad esporre questa teoria), sempre a causa di una vita poco naturale, è quello di credersi un Sole, quando, fin dall'antichità, questo ruolo è sempre stato del maschio (Padre Sole). La donna era, invece, la Madre Terra e la Sorella Luna, ma la perdita di contatto con la natura, l'ha fatto scordare e solo le femministe più radicali ancora lo rivendicano. Io capisco che il Sole sia bello e luminoso, ma la donna dovrebbe accontentarsi, che non è poco, di essere tutto il resto, la Luna, la Terra, ma anche lo spazio buio e nero che compone l'Universo. Non a caso, il corpo del maschio è più caldo di quello della freddolosa femmina, che desidera essere abbracciata dall'uomo per scaldarsi.

Se il maschio, invece, viene posto nel ruolo del buio, contro natura, si spaventa e diventa pericoloso, aggressivo, e tende, innaturalmente, quindi errando, ad usare la violenza per recuperare il posto naturale.

L'uomo ha bisogno di sentirsi al centro dell'Universo, ma per essere luminoso e lucente, deve capire e essere circondato dalla femminilità, cosi come i Pianeti, nella nostra galassia, girano attorno Sole. Guardano il cielo di notte, il buio dilaga, ma l'occhio cade prima sulle luminose stelle solari. Così l'uomo, in un certo senso, rifacendosi alle religioni, è primo, non tra pari, però, ma all'interno di un fenomeno matriarcale, di una superiorità femminile quindi, almeno in termini quantititavi. Ciò significa, in caso di necessità, per esempio, Schettino a parte, il maschio debba lanciarsi a prendere una scialuppa di salvataggio per mettere al sicuro le donne e i bambini.









giovedì 30 maggio 2013

Gesù Ras Tafari Hailé Selassié

Un tempo un ragazzo mi disse, mettendosi la mano al cuore, "tu sei rastafariano", ma non sapevo ben cosa significasse. Ho quindi voluto approfondire un pò l'argomento, per scoprire quanto questa religione, di origine ebraica, sia in realtà molto più profonda delle altre in circolazione.

Così ho letto un libro illuminante  sulla vita di Ras Tafari Hailé Selassié, "Il negus - Splendori e miserie di un autocrate", di Kapuscinski. Non contento, interessato a questa figura, ritenuta dai rastafariani la nuova incarnazione di Dio, secondo le profezie della Bibbia, Gesù per la seconda volta sulla Terra, ho pure guardato su Youtube il gran bel film documentario "Man of Millenium", prodotto dai fratelli Tikher Teferra  (con sottotitoli in inglese).

In vita mia laica mi sono approcciato a molti movimenti e religioni, dal cattolicesimo con il catechismo, al buddismo, il taoismo, l'induismo e quant'altro, pur di trovare un senso differente della vita, una moralità diversa, più alta. Di recente, però, sono stato colpito dai bellissimi discorsi di Selassié, considerati dai RasTa un Nuovissimo Testamento, un'evoluzione di quello contenuto nella Bibbia.

L'interessante della sua persona, amata da molti, odiati da altri, è il fatto che pur trattandosi di un uomo di potere (fu imperatore d'Etiopia dal 1930 al 1973, tranne i 5 anni d'esilio sotto l'occupazione di Mussolini), citano nel film, non  l'abbia mai usato contro nessuno. La cosa più allucinate, però, è come la sua storia  sia ampiamente censurata, come quella del primo Cristo, pur trattandosi, per certi versi, raccontano nel film, di una figura simile a quella di Gandhi o quella di Mandela, pensavo io vedendo il documentario. Questa volta, però, la sua vita è stata documentata ed è disponibile a chiunque la voglia analizzare per scoprire come, pur non avendo la cultura di Gandhi, Selassié è stato dedito alla pace a livello internazionale, alla scolarizzazione, alla modernizzazione e al progresso dell'Etiopia, interessato ai diritti, da quelli degli schiavi (aboli lo schiavismo e pene cruente per i reati) a quelli delle donne, ha istituito tribunali, amato il progresso e parlato a favore dell'esercizio fisico.
E' stato tra i fautori dell'ONU, forse chi l'ha voluto più di tutti, ha sostenuto l'Unione Africana ed è riuscito ad emancipare l'Etiopia a livello internazionale, portandola a far parte della Società delle Nazioni, dove tennè un discorso contro le armi chimiche utilizzate da Mussolini in Etiopia, facendo uscire per vergogna dall'assemblea la delegazione italiana.

Titolato il Leone di Giuda per la sua discendenza da Re Salomone d'Israele e la Regina di Saba (Etiopia), Ras Tafari (traduzione, Capo da Temere) Hailé Selassié (traduzione, Potenza della Trinità) era definito da alcuni suoi sudditi come il graziosissimo, mentre era criticato da altri per la corruzione che regnava nel palazzo: da persona generosa, donava denaro a chi arrivava a richiederne per bisogno, peccato che l'incaricato di consegnare il dono ne infilasse la metà nella propria manica.

Così i RasTa, riconoscono il Lui in Divino Imperatore, ma molti non li ritengono affidabili perché alcuni di loro fumano la canne, nonostante la cannabis, sia risaputo fin dall'antica India, propaganda proibizionista a parte, aumenti l'intuito negli adulti (per i minori di 18-21 anni funziona solo per uso terapeutico).
Come titola il documentario e leggendo i suoi discorsi, viene però proprio da chiedersi, "certo, un uomo così diventasse Uomo del Millennio, non sarebbe male ...".

Richiamando la sua figura e tenendola nei propri cuori, quindi,  i RasTa ottengono la salvezza. Provare per credere!



 

sabato 25 maggio 2013

Falso allarme sui cannabinoidi come medicina

Fortunatamente, dopo vari accertamenti da parte delle associazioni, come i Pazienti Impazienti Cannabis e Associazione Cannabis Terapeutica, il dubbio la delibera AIFA, del post precedente, ponesse il limite della prescrivibilità ai soli malati di sclerosi multipla con spasmi muscolari anche per i fiori femminili di marijuana importabili dal Ministero della Salute olandese è stato sciolto.

L'AIFA ha precisato tale limite rimane solo la prescrizione del Sativex. Sicuramente si tratta di un grosso limite, visto che il Sativex è un farmaco buono anche per risolvere dolori da cancro, reumatici, problemi d'insonnia e di vescica, per esempio, ma resta fortunatamente la possibilità di prescrivere i fiori olandesi per qualsiasi patologia.
Non solo, grazie al decreto Balduzzi di inizio anno e l'inserimento in Tabella 2B dei derivati della pianta di cannabis, il farmacista, una volta abbia a disposizione i fiori olandesi, può ricavarne tinture ed estratti per la cura dei pazienti.

Le leggi si stanno quindi finalmente rilassando, la possibilità di prescriverla aumenta, ma resta il problema dell'ignoranza di medici e farmacisti a frenare le prescrizioni. Un altro limite, oltre alla burocrazia che riguarda questa cura, è l'alto costo della cannabis importata dall'Olanda e, pertanto, diventa sempre più auspicabile la possibilità di poter coltivare canapa in Italia, in modo da poter abbassare il costo per la cura dei pazienti. Nella tabella 2B, quindi, dovrebbe rientrare l'intera pianta, in modo da poterla coltivare e commercializzare anche in Italia

venerdì 10 maggio 2013

Il nuovo decreto AIFA sulla cannabis terapeutica è privo di buon senso

C’è una guerra aperta tra il Dipartimento delle Politiche Antidroga e i consumatori di cannabis, ma chi resta tra i due fuochi beccare tutti i colpi, come mi ha comunicato Albero Sciolari dell’Associazione Pazienti Impazienti Cannabis (PIC), sono i malati.
Con il nuovo decreto dell'Agenzia Italiana del Farmaco sarà "finalmente", come hanno titolato i giornali, possibile commercializzare il Sativex anche i Italia, un farmaco ottenuto estraendo principi attivi dalla pianta di cannabis.
Il Sativex è un ottimo farmaco, contiene i due principali cannabinoidi della cannabis, l'energizzante THC e il sedativo CBD, in pari dosaggi (circa il 6-7%), in una percentuale tale da non renderlo psicoattivo, ma molto farmacologico. E' impiegato come spray sublinguale, indicato per la sclerosi multipla,  in Canada lo prescrivono anche per il cancro, ma risulta eccezionale anche nei dolori, quindi nella fibromialgia, nel risolvere i problemi del sonno e della vescica.
Peccato, però, questo nuovo decreto limiti la sua prescrizione ai soli malati di sclerosi multipla con spasmi muscolari, per risolvere i problemi di rigidità. In questo la cannabis è eccezionale, ma oltre al danno, pure la beffa, perché questo decreto pone lo stesso limite alla possibilità d'importare i fiori di marijuana prodotti in Olanda dalla Bedrocan B.V., prima prescrivibili per qualsiasi patologia. 
Al di la del fatto che se dessero la cannabis al malato di sclerosi multipla senza spasmi, forse riuscirebbero a evitare poi gli vengano, nella parte di mondo civile e compassionevole che prescrive la marijuana, le indicazioni terapeutiche sono le più varie e si va dal dolore neuropatico (come indicato nelle linee guida a livello europeo) alla SLA, la sindrome di Tourette, l'HIV, il morbo di Crohn, la perdita di peso e appetito, la nevralgia facciale, il dolore cronico e il dolore agli occhi causati dal glaucoma, per citarne alcuni.
Succederà così che chi oggi riceve la marijuana terapeutica per l'epilessia o il dolore neuropatico (in Italia poco più di un centinaio di pazienti ricevono la cannabis terapeutica, a fronte di almeno 50.000 che potrebbero riceverla a occhi chiusi), per esempio, non potrà più usufruirne. Chi a stilato questo decreto non ha però considerato che tra di loro ci sono persone, come mi confermato da Alberto all'interno della stessa associazione PIC, che non stanno in piedi senza cannabis e letteralmente cado a terra, puntualmente rompendosi le ossa, se non possono assumerla, ma l'ignoranza e l'insensibilità dei legislatori sembra non abbia limiti.
Resteranno, quindi, si e no una decina di pazienti con sclerosi multipla e spasmi a ricevere la cannabis, ma qualora preferissero i fiori olandesi al Sativex, non potrebbero più ottenerli perché per poter avviare l’importazione dall’Olanda è necessario, a norma di legge, non ci siano alternative sul mercato italiano. Ora l’alternativa c’è, si chiama Sativex e addio a fiori costituiti da più di 400 elementi attivi nella cura delle patologie.
Per rendersi conto della stupidità di questo decreto, basta pensare che la cannabis funziona anche per il raffreddore, così com'era prescritta fino all''800, perché quando assunta pura, senza tabacco, libera in modo eccezionale le vie respiratorie e le orecchie. Certo in questo caso basterebbe dell'erba con pochi principi attivi (THC al 6%, il minimo per essere farmacologicamente attiva, CBD minore di 1), mentre quella più forte (THC al 19-20%) può essere impiegata in malattie molto più gravi. Con estratti come l’olio di cannabis (THC al 60-90%) , ingerito, si può combattere anche il cancro. Non c'è bisogno d'inventarsi niente su questa questione, è già tutto scritto nella storia, ma il proibizionismo ha storpiato la realtà, ponendo la ragione dalla parte del torto, e viceversa, e ciò si ripercuote sui rapporti tra le persone e con le istituzioni, dando come risultato una società malata, sempre più bisognosa della reintroduzione della canapa, perché è di questo che stiamo parlando, una pianta, fino a prima del divieto, considerata la Sorella dell’Uomo.


giovedì 9 maggio 2013

Il diabolico Papa Francesco

Son felice il Papa qualche giorno fa abbia indicato alle persone di avere il coraggio di andare contro corrente, ma non sono sicuro abbia inteso i versi, tant'è vero che poi, davanti a sala gigantesca piena di suore, in un un momento da possibile profeta della passera, non ha avuto meglio da dire a delle zitelle, se non di comportarsi come mamme, con il rischio di far scoppiare una rivoluzione sessuale vaticana, avendo risvegliato in loro l'istinto materno represso nei secoli, Amen.

venerdì 3 maggio 2013

L'anima dei palloni (per bambini)

Anche i palloni hano un'anima e la sera gradiscono esser  riposti nella loro casetta, all'asciutto e al riparo da interperie di qualunque tipo, seppur senza allontanarsi troppo da campi da gioco.


Altrimenti, nel peggior dei casi, il destino potrebbe farli dormire sulle mattonelle dell'aia, sotto la luce del lampione, a toglier loro il riposo per l'intera notte. Un freddo vento proveniente dalle montagne potrebbe sospingerli, magari cullandoli, per il cortile, impedendo loro di dormire, fino a incastrarli sotto qualche macchina, ben al riparo per il resto della notte, ma sicuri il risveglio sarà doloroso, con la lamiera a schicciare la loro plastica o il cuoio.
Il vento potrebbe altrimenti turbare i loro sogni, fatti di slanci nell'aria, con e senza effetto, ruzzolandoli per il cortile, fino all'erba umida nel giardino durante la notte. Fortunati potrebbero fermarsi proprio sotto un cespuglio, accanto a un bel fiore, ma pur sempre a rischio una nuova folata d'aria sopraggiunga a svegliar nuovamente il sacro riposo.
L'umidità dell'erba potrebbe poi rovimanarli, sbiancando il loro colore quando di plastica, creando smagliature se di cuoio, provocando loro reumatismi nella vecchiaia e accorciando la loro esistenza, quindi la possibilità di render felici i bimbi più piccini.

In fondo, questo loro cercano, l'allegria di librasi nell'aria, per la gioia e lo stupore dei fanciulli e meglio lo san fare, solo quando con amore li san trattare e con dolcezza vengon messi a riposare.

giovedì 2 maggio 2013

La saggezza cinese e quella della nonna

Il Bluetooth è yang il Wi-FI è yin (clicca l'immagine per ingrandirla)

Da un pò di tempo ormai, pratico Tai chi, ii kung o qi gong e inizio a familiare con il concetto di yin e yang, per scoprire come le antiche intuizioni dei saggi taoisti, in realtà somiglino moltissimo a quelle dei nostri nonni, probabilmente perché entrambi vivevano più a contatto con la natura.
C'è, in generale, nei tempi odierni da perdere la testa, una tendenza ad appiattire le differenze tra uomo e donna, rispetto a quanto inteso dai nostri avi.
Quand'ero piccolo,  per esempio, il salame lo mangiavano gli uomini e pure fumare il tabacco era considerata una cosa da maschi, mentre i dolci erano cose da femminucce. Oggi qualsiasi donna con questi vizzi potrebbe accusarti di maschilissimo nel sostenere cose di questo tipo, ma se poi le analizzi anche dal punto di vista energetico taoista, il risultato non cambia.
La carne rossa è molto yang (maschile, potenza),  così come il tabacco (yang, caldo, secca la pelle). Sono elementi "pericolosi", perché yang estremi, sbilanciati, ma danno molti più problemi, come nervosismo, rigidità e irritabilità alle donne, che hanno una natura composta prevalentemente da un'energia yin (femminile, amorevole). Alcune donne con questi vizi, per bilanciale tutta quell'energia yang assunta, finiscono poi per bere molto alcol (molto yin, per il suo essere liquido), correndo pure il rischio di diventare alcolizzate.  Per la serie, al maschio, un pò di proteine animali possono far comodo.
D'altro canto, i dolci, guarda caso preparati dalle donne, sono molto yin e danno più problemi ai maschi se esagerano nel consumarli, fino a toglier loro della forza, rispetto alle donne.
La marijuana, invece, per fare un esempio differente, intesa come fiori della pianta femmina, quelli con principio farmacologico, è yin (femminile), ma a differenza delle sostanza riportate sopra, è equilibrata. E’ pertanto preferibile al consumo della donna, ma in caso di necessità (diminuzioni di yin) è del tutto adatta al maschio.
Morale della favola, le donne e gli uomini non sono proprio uguali, anche se non sono poi così diversi, così come lo yin e lo yang.

martedì 30 aprile 2013

.. e il nuovo Governo come fa

Letta parla d'innovazione, modernizzazione del Paese, ma al suo fianco siede Berlusconi che magnetizza tutta l'energia positiva per assorbirla, vivere più a lungo, incollato alla sedia tirando l'acqua al proprio mulino, perché nulla cambi.

D'altro canto, anche se Letta lo volesse veramente, modernizzare il paese vorrebbe dire far cadere la Casta. Se internet diventasse improvvisamente veloce e disponibile a tutti, anche alle zone più remote, chi potrebbe guadagnarci sarebbe proprio Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle, scassa privilegi, che finora ha dimostrato essere il meglio nel gestire la comunicazione via web.

Modernizzare il Paese in un'ottica europea, vorrebbe poi dire, anziché andare noi a dire agli altri cosa devono fare, osservare, ascoltare e imparare da ciò che le altre nazioni fanno meglio di noi. Incentivare le piste ciclabili, non solo le autostrade, far pagare al datore di lavoro le spese di viaggio del lavoratore, detassarlo su altri aspetti, in modo assuma gente vicino alla sua attività, diminuendo il traffico e l'inquinamento. Qui però, il governo dovrebbe scegliere tra dare un vantaggio ai produttori di biciclette, non rappresentati in Parlamento e uno svantaggio a chi costruisce macchine, ben piazzato per la cura dei propri affari tra i ranghi più alti degli organi decisionali.
Bisognerebbe poi legalizzare le droghe e la prostituzione, ma qui bisogna vedere se la mafia e il Vaticano (chissà perché stanno dalla stessa parte), con i loro politici ben rappresentati in questo Governo, approvano.

Sono 3-4 gli aspetti che ci separano dell’essere un paese moderno e passano dall’attenzione alla persona, alla società e all’ambiente, cose del tutto trascurate in questi ultimi vent’anni.

lunedì 8 aprile 2013

Perchè si corre al supermercato?


La risposta a questa domanda sta con tutta probabilità nel libro di Micheal Moss, "Sale Zuchero, grasso  -  Come i giganti del cibo ci hanno agganciato", di cui si parla in questi giorni sul sito dell'Assosciazione dei Consumatori Aduc.

"Ogni anno, in media, un americano consuma circa 15 chili di formaggio, il triplo degli anni '70, oltre 31 chili di zucchero (cioe' 22 cucchiaini al giorno) e 8.500 milligrammi di sale al giorno, il doppio della dose raccomandata e la maggioranza proviene dai cibi pronti, non dalla saliera sul tavolo'' , spiega l'autore, '' ... sale, zucchero e grassi costituiscono la linfa vitale delle industrie alimentari che sfornano continuamente nuovi snack a costi bassissimi per rinforzare e aumentare i consumi'.

Ecco perchè  sgambettiamo verso il supermercato, c'è una dipendenza sostanziale da questi ingredienti, presenti in tutti i cibi, soprattutto in quelli costituiti da ingredienti poveri di sapore, per la mancanza di qualità.

Così si spiega pure come mai i biscotti senza zucchero, privi di un ingrediente, quindi, costano più, anziché meno, rispetto agli altri: i produttori sanno che non riusciranno a far correre l'attento consumatore al negozio come con prodotti zuccherati e pertanto mantengono dei margini più alti.

giovedì 28 febbraio 2013

Hai capito il Berlusca?

Sabato 23 febbraio Berlusconi ha interrotto il silenzio elettorale, intervenendo alla conferenza stampa del Milan e scagliandosi contro giudici e magistrati. Questa la notizia data dai mass media, ma la cosa strana è stata che anzichè parlare di politica, visto l'occasione ladra di farlo sfruttando una situazione impropria, si sia gettato a occhi bassi a parlar male dei magistrati.

I casi sono due, o Berlusconi è una persona sensibile e sentiva i giudici l'avrebbero chiamato a rispondere da li a poco, oppure lui sapeva, in qualche modo, che nel giro di qualche giorno i magistrati gli avrebbero mandato una letterina per il gravissimo caso De Gregorio.
La prima ipotesi è da scartare a priori perchè Silvio non ha mai dato segno di sensibilità. La seconda è invece preoccupante perchè lui certe cose non dovrebbe saperle in anticipo e se così fosse vuol dire che esistono  degli apparati corrotti che permetto al macrabo vampiro di Arcore di potersi portare avanti con l'opione pubblica, intevenedo parlando male dei giudici già una settimana prima lui sia chiamato a rispondere dei fatti.
Così facendo prepara il terreno fertile per la sua protesta giudiziaria, portando parte dell'opinione pubblica dalla sua parte, già prima l'inizio dell'inchiesta, per poi continuare con i suoi fidi Gaspare Gasparri e  Alfa Alfano a proclamare l'immoralità della magistratura.

BECCATO, questa volta però non la passi franca tanto facilmente.


giovedì 14 febbraio 2013

Che fine hanno fatto gli Hippy?

Per favore, Hippy, tornate .. anche in Italia .. qui non se ne può più della mancanza di una cultura alternativa, della criminalizzazione della musica fantastica e delle piante innocenti.

Se sei una persona nata negli anni '70, poi, eri bambino quando bastava uscire nella piazza e vedere qualche cappellone simpatico e sorridente, o andare lungo il fiume e trovare numerose persone dai vestiti colorati, a un pic-nic con una chitarra in mano.

All'improvviso, poi, passati quei sei - sette anni,  sono arrivati gli anni '80, con tutto il loro buio,  distruggendo la cultura alternativa. Tutti si sono messi a lavorare come caproni, per finire nella crisi economica più profonda, dovuta alla mancanza di libertà.

Io non chiedo tanto, ma almeno una via di mezzo tra la libertà degli anni '70 e la prigione degli '80- 2000, una strada, dove si guarda alla persona, alla società, all'ambiente e all'economia, non solo ai soldi e la carriera, vivendo nelle bugie.

giovedì 10 gennaio 2013

La natura gay

Son cresciuto sentendomi ripetere di questo e quello come dell'"eccezione che conferma la regola", famosa frase tratta dai detti popolari comuni un pò a tutto il mondo.
Pure nell'antico taoismo cinese, circa il Tao, simbolo dell'armonia tra l'energia Yin e Yang, le due sfere piccole interne al cerchio, di colore opposto a quello di fondo, rappresentano proprio le eccezioni, come parte naturale della normalità, così come dicono, per esempio, possanno essere le eclissi di luna, di sole o i mancini (i mancini sono al contrario rispetto all'avere la parte sinistra del corpo Yin e la destra Yang)
In bianco l'energia Yang (maschile, il giorno, la luce, il, sole) e in nero quella Yin (femminile, la notte, il buio, la luna)
E' mai possibile che non si riesca a accettare i gay per quello che sono, come delle eccezioni della natura? Non c'è bisogno di un sforzo per farlo, è semplicemente intrinseco nella natura umana e solo chi vi si è allontanato può schierarsi contro tante persone innocenti.


I maschi hanno un'energia predominante Yang, le femmina Yin, mentre i gay, ipotizzo perchè non ho trovato fonti, avranno, come le donne (per quello vanno molto d'accordo), un energia Yin maggiore rispetto ai maschi eterosessuali.  Non c'è niente di strano comprendendo la natura.

Persone di potere come politici ed ecclesiastici non dovrebbero quindi ricoprire certi incarichi se non hanno capito certe cose, perchè con le loro parole riprese dai mass media possono causare fino alla violenta omofobia, oltre a moltissimi problemi psicologici nelle persone più fragili.

Siamo nel 2000, eppure certe zucche non sembrano nemmeno lontamente essersi lentamente evolute.