mercoledì 26 giugno 2013

Dio è femmina ... e che femmina!

Qualcosa di simile al velo divino
Dio non ha la barba e nemmeno i baffi.
Proseguendo il discorso dei post precedenti, l'Universo è composto, rifacendoci al taoismo, da energia maschile yang (la luce) e femminile yin (l'ombra). L'energia yin del buio è praticamente ovunque nello spazio, quella maggiormente presente, quindi quale forma volete abbia Dio se non quella di una donna, bella sinuosa come i pianeti. Ovviamente non è una persona in carne e ossa, ma la sua presenza si manifesta come come un oglomerato energetico. Non esistendo, però, il puro yang, se non nella nascita, e il puro yin, in forma differente dalla morte, Dio deve quindi necessariamente avere anche una componente maschile. Per identificarla, pongo una domanda: se tu fossi Dio, in una forma energetica femminile a spasso nel freddo universo, cosa potrebbe mancarti? La risposta è un velo che ti scaldi. Niente a che vedere con il burga, quant'altro, non spaventatevi, ma semplicemente un accorgimento dettato dal buon senso, portato con disinvoltura e grazia divina. Nel caso di Dio, il velo è composto d'energia luminosa (maschile, yang) che oltre a dar risalto alle forme divine, rendendole visibili, scalda la suprema che ha creato la donna a sua immagine e somiglianza, così come il Sole (maschio, energia yang) illumina e rende visibile la luna (energia femmina yin) e scalda la Terra (yin, femminile). Allo stesso modo, il significato terreno del velo divino non ha niente a che vedere con imposizioni varie e regole di vestiario per le donne o gli uomini, ma rappresenta l'uomo che scalda la donna, accendendo in lei una luce che la rende visibile, come il Sole fa con la Luna e la Terra.

Per gli atei, invece, la matriarcalità di fondo riscontrambile nell'Universo, quindi maggior importanza dell'amorevole energia femminile yin, si manifesta semplicemente con la presenza sulla Terra di un maggior numero di femmine rispetto ai maschi.

Quando tutto questo non è compreso, da laici e religiosi, come nel corso della storia è successo, il mondo si tramuta in qualcosa di patriarcale e l'uomo, per esempio, impone ingiustamente il velo alla donna, in Paesi che originamente avevano forse meglio intuito l'essenza femminile di Dio, ma che poi si sono convertiti al potere del maschio. Allo stesso modo, anche l'inquinamento lumino può essere definito una colpa della visione maschiliesta del mondo, perchè il patriarcato, non solo ha messo i baffi e la barba a Dio, ma ha portato ad accenedere troppe luci, per la volontà di rendere l'energia maschile (luce, yang) maggiore dei quella femminile (yin), anche se si tratta di un'obiettivo irrealizzabile.

Allo stesso modo, il proibizionismo delle piante come la cannabis, detta anche canapa o marijuana,  sono segno del patriarcato, che mette al bando in modo particolare i fiori della pianta femmina, come nel caso di Dio, colmi di principi medicamentosi.



 

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