sabato 10 gennaio 2015

Spostiamo la sede Onu a Addis Abeba

All'impproviso mi accorgo che più vestono, mangiano e consumano i prodotti delle multinazionali, portano i capelli rasati per i maschi e si mostrano su Facebook mentre bevono alcol e fumano sigarette, più sono convinti New York sia il centro del Mondo.

Monumento del leone a Addis Abeba
Certamente, se il mondo è quello materiale su cui si basa la "civiltà" occidentale, se così si può definire, allora New York è il centro del mondo e su quello non ci piove. Una colata di cemento, acciaio e vetro non può che essere la patria del crudo materialismo, o di Babilonia, per usare il gergo di alcuni cantanti Raggae più naturalisti.

Se provi infatti a fare uno sforzo RastafarI e metter prima il spirituale, non sola al materiale, ma anche al naturale, allora scopri che in realtà New York è un buco nero con "ambizioni imperialiste". In questi termini, il vero Centro del Mondo, quello che emana luce tanto utile all'umore, è l'Etiopia. Nel Corno d'Africa, poi, nacquero i primi ominidi, quindi anche dal punto di vista scientifico l'Etiopia può essere considerata il centro del mondo.

Proviamo quindi a immaginare un mondo dove l'Organizzazione delle Nazioni Unite abbia sede a Addis Abeba, la capitale dell'Etiopia, nella culla dell'Africa e dell'umanità. Allontaniamo l'Onu dalla sua vicinanza a Wall Street e gli interessi del capitalismo più marcio e mettiamo nel cuore dell'Africa. Poi vediamo se cambia veramente qualcosa e riusciamo a uscire da questo appiattimento materialista, dove il male non esiste e sembra tutto bello.

Perchè se l'Africa riesce a stare sulle proprie gambe, come sosteneva RastafaI Haile Selassié, ne avrà beneficio il Mondo intero.

 

 

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