Aspettando al mondo sorga la Repubblica RastafarI, magari in Etiopia, la Puglia ha approvato un disegno il legge "Uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi
nell'ambito del sistema sanitario regionale, per le terapie del dolore e
delle cure terminali, patologie neurologiche, infiammatorie croniche,
degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche".
L'obiettivo è quello di creare un progetto
pilota di coltivazione, trasformazione e distribuzione a livello
regionale di ganja medica. Un' ATS, associazione temporanea di scopo ,
senza fini di lucro e composta da università, enti di ricerca,
associazioni di volontari (LapianTiamo.it !??!?!) e
privati del settore farmaceutico, dovrà occuparsi della coltivazione
nelle campagne pugliesi, per poi portare il farmaco in fiori in un
centro regionale per il confezionamento in vari prodotti galenici.
Lo scorso anno la Regione Puglia ha
importato 44 chili di ganja dall'Olanda, per 300 pazienti, e il nuovo
progetto sarà praticamente finanziato con i soldi risparmiati dalle
importazioni.
Ci stiamo quindi avvinando all'erba "Come
Dio comanda", per citare un post precedente. Finalmente ganja coltivata sotto il sole. L'importante, a
questo punto, è che l'ATS usi semi regolari e non femminizzati
(Babilonia).
Fonte: Repubblica.it
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