"Nel 1930 è nata la filofia di vita che considerava Ras Tafari Haile Selassie I, ultimo imperatore di Etiopia, la seconda venuta di Cristo, e che considera la canapa (alias cannabis, marijuana), in particolare quella da resina, un sacramento non obbligatorio per i fedeli ... nel 1937 l'erba è stata proibita .... tutto il resto è Babilonia."
Il fatto è che se consumi dell'erba, pura, consapevolemente (sapendo di cosa si tratta), e poi guardi un'immagine di Selassié o vedi un suo video, ascolti la sua voce, ti puoi facilmente accorgere della sua divinità. La canapa era usata come siero della verità anche dall'FBI, agisce sulla coscienza e l'intuito, e la veracità di un uomo come Ras Tafari non passa inosservata ai sensi migliorati dalla canapa.
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Ras Tafari amava le donne |
Al tempo in cui scrissi l'ebook non ero così convinto di questa cosa e l'ho solo accennata. Sono rimasto sulle tesi ufficiali alla proibizione, quella che la vuole illegale per tutelare gli interessi delle multinazionali della farmaceutica, del nylon e del junk food o per tenere le persone sottomesse, grazie anche al consumo dello stordente alcol e tabacco. C'è del vero in questo, ma si tratta pur sempre di teorie interne al sistema babilonia e che pone in contrapposizione interessi differenti, fascisti con comunisti, per esempio, piuttosto che gli appartenenti alle diverse religioni.
Calandosi un attimo di più nella realtà, però, diviene evidente la verità sulla proibizione della canapa si celi dietro la volontà di voler nascondere la divinità di Ras Tafari, in modo la gente non si approci ai suoi discorsi sani.
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